26 Gennaio 2011
Cremona – “Come cambia la nostra agricoltura?” Incontro a Cappella de’ Picenardi.

 “Come cambia la nostra agricoltura? Quali effetti sulle nostre comunità?”. E’ questo il tema dell’incontro proposto dal Comune di Cappella de’ Picenardi, in collaborazione con Coldiretti Cremona e con l’Amministrazione Provinciale, Assessorato all’agricoltura e all’ambiente, fissato per domani (giovedì 27 gennaio) presso il Teatro Comunale.
Relatori dell’incontro, che prenderà le mosse alle ore 18 e sarà moderato dal Sindaco Raffaele Leni, saranno l’Assessore provinciale all’agricoltura e ambiente Gianluca Pinotti e il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli.
“L’intento è, in primo luogo, quello di fare il punto della situazione, in merito alla nostra agricoltura e al nostro territorio.  Una riflessione che intendiamo proporre agli imprenditori agricoli, ma anche a tutti i cittadini. Del resto, con grande chiarezza nella comunità sta emergendo la consapevolezza di quanto l’agricoltura sia importante, e di quanto gli sviluppi del settore primario influenzino il nostro vivere, la qualità stessa della nostra vita quotidiana – sottolinea Leni, agricoltore e primo cittadino –. Agricoltura, oggi più che mai, fa rima con ambiente. Avere un ambiente sano, custodire il nostro territorio, e al tempo stesso poter contare su prodotti genuini e salubri, rappresentano aspettative e istanze di tutti i cittadini”.
“Ci interrogheremo su come alcune scelte stiano radicalmente cambiando il territorio, ad esempio il proliferare di grandi impianti a biogas e biomasse, che rischiano di mettere a repentaglio la stessa disponibilità di prodotti agricoli, sia quelli  direttamente rivolti all’uomo sia quelli in prima battuta rivolti alla zootecnia, destinati all’alimentazione animale – prosegue Leni –.  Su tali questioni è sensibilmente cresciuta l’attenzione dei consumatori. E sempre più gli Amministratori locali sono posti di fronte a richieste ed interventi che determinano un impatto ambientale e che avranno chiare conseguenze sul futuro del territorio”.
“Nell’incontro di giovedì la presenza del Direttore di Coldrietti ci aiuterà a focalizzare la situazione del settore e confermerà lo strettissimo legame tra agricoltura e tutela del territorio. Al tempo stesso, la partecipazione dell’Assessore provinciale all’agricoltura e all’ambiente consentirà di capire come le Istituzioni possono collaborare per valutare di volta in volta l’impatto dei vari interventi proposti, così da decidere se essi possano essere accettati e condivisi – conclude il sindaco di Cappella de’ Picenardi –. L’incontro sarà inoltre occasione per condividere, agricoltori e amministratori, le strategie tese alla piena valorizzazione del settore primario e delle produzioni italiane, anche alla luce della legge, finalmente approvata, che sancisce l’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta. Una norma che, garantendo la trasparenze e la piena informazione, va a vantaggio sia dell’agricoltore che del cittadino-consumatore”.
Il tema delle agro-energie sarà certamente sul tavolo della discussione. Ben nota è la posizione di Coldiretti: “Nel confermare l’assunto che il biogas rappresenta una filiera matura e di fondamentale importanza per le imprese zootecniche italiane, di fronte al diffondersi di mega-impianti nel nostro territorio abbiamo sottolineato la necessità di risolvere i problemi legati alla sostenibilità di quella  tipologia di interventi  che, avendo ben poco di “agricolo” e seguendo esclusivamente la logica della massimizzazione del profitto, sfuggono ad ogni regola di pianificazione territoriale e risultano inefficienti sia dal punto di vista energetico che ambientale, invalidando, tra l’altro, gli investimenti che le imprese agricole stanno sostenendo per valorizzare le loro produzioni attraverso una forte identificazione con il territorio di appartenenza – evidenzia il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. Analoga impostazione vale per il tema dell’energia solare. Abbiamo denunciato la sottrazione di terreno alle colture derivante dal posizionamento degli impianti fotovoltaici a terra.  La posizione di Coldiretti è molto chiara: siamo naturalmente favorevoli agli impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine e sosteniamo tutti quegli imprenditori agricoli che stanno affrontando tali interventi, nella direzione di integrare il reddito agricolo,  nel segno della multifunzionalità dell’impresa. Totalmente diverso è il discorso, e dunque la nostra posizione, quando gli impianti vengono collocati a terra: questo significa sottrarre ulteriore territorio alle colture – a mais, grano, fieno, prati, orticole – e alle vere aziende agricole. Per questo, come sugli impianti a biogas che usano biomassa di prima scelta, abbiamo chiesto fermezza e lungimiranza agli amministratori del territorio: autorizzare simili interventi non è semplicemente una decisione amministrativa, bensì una vera e propria scelta politica. Siamo di fronte a scelte che condizionano il futuro della nostra agricoltura, determinando il tipo di territorio che consegneremo alle prossime generazioni”.

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