Dalla Lombardia a Bruxelles per difendere il Made in Italy. Giovedì 27 maggio 2010 una delegazione della Coldiretti regionale, guidata dal Presidente Nino Andena e dai due vice presidenti Alberto Marsetti di Sondrio ed Ettore Prandini di Brescia, sarà presente al forum internazionale che si terrà in Belgio per discutere del futuro della politica agricola comunitaria, ma anche sulle contraddizioni Ue nelle azioni a tutela dei produttori e dei consumatori, con un focus su come gli alimenti Made in Italy arrivino sulle tavole dei cittadini europei.
Il forum organizzato dalla Coldiretti si terrà dalle ore 9.00 presso il Conrad Hotel di Bruxelles dove il Ministro per le Politiche Agricole Giancarlo Galan incontrerà per la prima volta il Commissario europeo per l'Agricoltura Dacian Ciolos. Saranno presenti anche il Ministro per le Politiche Europee Andrea Ronchi, i rappresentanti delle istituzioni comunitarie e nazionali e i leader degli agricoltori dei principali paesi Ue. Concluderà i lavori il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini che illustrerà le iniziative per portare in Europa il progetto della filiera agricola tutta italiana.
Saranno anche presentati i dati sul consumo degli alimenti italiani all’estero nel 2010 e servite le più bizzarre versioni europee delle ricette italiane: dalla carbonara con la panna in Belgio fino agli spaghetti alla bolognese che sono il piatto preferito dagli inglesi ma del tutto sconosciuto nella città emiliana.
“Ormai da troppo tempo in Europa e nel mondo si spacciano come italiani dei prodotti che con noi c’entrano poco o nulla. E non parlo solo dei formaggi, ma anche di tutti quegli ingredienti e quelle ricette che richiamano il grande valore gastronomico del nostro Paese – commenta il Presidente Nino Andena – e nel frattempo una lobby molto forte a livello europeo sta facendo di tutto per bloccare l’indicazione d’origine dei prodotti e nascondere ai consumatori, di tutti i paesi, la verità su tanti prodotti, come ad esempio i formaggi, che dovrebbero essere la testimonianza della migliore tradizione italiana mentre spesso sono solo dei surrogati industriali dove di italiano c’è solo una scritta sulla confezione”.
(25/05/2010)
Fabio Bonaccorso
comunicazione.lombardia@coldiretti.it
347/0599454