Finita la pioggia, arriva un’altra spallata del gelo al Nord. Infatti, se in Sicilia si attendono temperature oltre i 10 gradi, nelle aree della Pianura Padana la colonnina di mercurio resterà stabile sotto lo zero coprendo i campi con uno strato di ghiaccio e costringendo gli allevatori – spiega la Coldiretti Lombardia - ad aumentare il riscaldamento nelle stalle per salvare gli animali più giovani o quelli appena nati, ancora troppo deboli per un clima così rigido.
I maialini, ad esempio, devono vivere a una temperatura fra i 28 e i 29 gradi e se fuori si va sotto zero c’è da recuperare un’escursione termica di oltre 30 gradi. Negli allevamenti viene data anche una razione extra per combattere il freddo e si controllano di continuo gli abbeveratoi per evitare che l’acqua vi ghiacci dentro.
Intanto nei vivai è partita la guerra al gelo con le serre che stanno facendo andare il riscaldamento al massimo per proteggere le piante, in particolare quelle da appartamento e i gerani che vengono invasati in questo periodo. Le prime stime dei florovivaisti dicono che già adesso stanno spendendo in media il 10 per cento in più rispetto all’anno scorso, ma il bilancio rischia di aggravarsi entro febbraio.
Meno problemi per i campi aperti, dove ormai non c’è quasi più nulla, a parte un po’ di verze. Qualche preoccupazione per il frumento, ma si dovrà attendere la prossima primavera per verificare i danni che le piogge delle scorse settimane possono aver causato ai semi interrati. Nel Mantovano i kiwi si sono salvati sul filo di lana con la raccolta completata poco prima che crollassero le temperature. Mentre in Valtellina, dopo la fine dell’autunno più piovoso degli ultimo decennio, viene monitorato in continuazione il tasso di umidità delle cantine, elemento strategico per il corretto appassimento dei grappoli di uva dello Sfursat, uno dei vini pregiati lombardi prodotto in circa 700 mila bottiglie all’anno.
(27/12/2010)
Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454