La politica agricola europea sarà riformata con novità anche consistenti di cui ora si inizia a discutere. “Ma i pilastri fondamentali – fa osservare il presidente della Coldiretti virgiliana, Gianluigi Zani – resteranno immutati: eccellenza qualitativa delle produzioni, certificazione della provenienza, sostenibilità sociale ed ambientale, multifunzionalità dell’impresa agricola”.
Zani ha aperto questa mattina, presso la sala dell’hotel La Favorita al Boma, l’assemblea dei dirigenti centrali e territoriali della Coldiretti mantovana indetta per un confronto sulla riforma della Pac (politica agricola comunitaria) che dovrà definire gli interventi dell’Ue dopo il 2013, quando verrà a cessare l’attuale sistema.
Ad illustrare le ipotesi di modifica e la linea della Coldiretti in proposito, è venuto da Roma il responsabile dell’area economica nazionale, Pietro Sandali. Egli ha ribadito “il ruolo centrale della politica agricola comunitaria, che vale quasi un dieci per cento della produzione lorda vendibile, una fetta di reddito alla quale le aziende non possono rinunciare pena la distruzione del sistema agricolo italiano”. Un contributo ai lavori dell’assemblea è stato portato dal vicepresidente della Coldiretti provinciale Fabio Paloschi e dal direttore Giovanni Benedetti.
Il sostegno all’agricoltura da parte dell’Unione Europea tramite la Pac, circa 50 miliardi all’anno nel 27 Paesi dell’Unione, è infatti una parte importante del reddito degli agricoltori. Nella nostra provincia, tra interventi diretti ed indiretti, ci si avvicina ai cento milioni di euro annui. Da qui l’interesse dei produttori agricoli nel seguire con la massima attenzione l’evoluzione in atto verso la Pac del dopo 2013.
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