Varese, 21 giugno 2010 - Boschi e verde a km zero lungo la terza corsia dell’A8 a Varese. Lo chiede la Coldiretti dopo che la società Autostrade per l’Italia ha annunciato pagamento alle amministrazioni provinciali di Milano, Como e Varese di 2,6 milioni di euro per opere di compensazione e rimboschimento delle aree agricole attualmente interessate dalla costruzione della terza corsia della Autostrada Milano-Como-Chiasso.
“Le aziende agricole del territorio devono avere priorità per l’affidamento di interventi di ripristino, ricostituzione e di manutenzione delle fasce di terreno sottratte comunque alla produzione agricola” afferma la Coldiretti Varese, impegnata a sostenere le istanze degli operatori del settore rispetto all’impatto devastante sul territorio delle grandi opere viarie, che stanno interessando il territorio provinciale.
‘In tutte le sedi istituzionali e su ogni tavolo tecnico – spiega il Presidente di Coldiretti Varese, Ferdinando Fiori - abbiamo sostenuto che sia data priorità alle aziende agricole locali per l’affidamento degli interventi di compensazione e di mitigazione, che siano valorizzate le produzioni vivaistiche e forestali delle nostre imprese che stanno pagando duramente l’ennesima sottrazione di terreno agricolo e di aree destinate alla coltivazione”.
Per quanto riguarda i comuni del varesotto, i lavori per l’A8 hanno causato danni importanti alla produzione e limitazioni penalizzanti all’accesso ai fondi coltivati. Quello delle opere di compensazione è invece un aspetto decisivo perché riguarda interventi che avranno durata nel tempo ed impegneranno gli operatori dopo la conclusione delle Opere viarie. Coldiretti chiede infatti che siano attivate iniziative volte a garantire la valorizzazione e la permanenza delle imprese agricole insediate sul territorio interessato dall’opera.
“Abbiamo chiesto alla Provincia di Varese – annuncia Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Varese - un incontro urgente per verificare le modalità e le possibilità di affidare agli agricoltori di quelle zone l’incarico di effettuare le opere di rimboschimento e ripristino e di manutenzione del territorio perché questa è la sola ragionevole maniera per compensare chi subisce danno e sottrazione di fondi da coltivare e per ridare opportunità di reddito e di lavoro”.