Milano, 12.02.2010 - “Lasciamo pure perdere le promesse vere o presunte caro Ferrazzi. Il vero problema è un altro:  vogliamo sapere se Regione Lombardia vuole oppure no risarcire tutti i danni a tutti gli allevamenti di suini danneggiati dalla malattia vescicolare che ha imperversato tra il 2006 e il 2007 soprattutto nella provincia di Brescia”.
Così il Vicepresidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini commenta le dichiarazioni dell’Assessore all’agricoltura della Regione Lombardia Luca Ferrazzi, il giorno dopo l’audizione in Commissione Attività Produttive del Pirellone, dove Coldiretti ha posto il problema del mancato totale indennizzo dei danni ai suinicoltori.
“Sinceramente – aggiunge Prandini - facciamo fatica a capire la ricostruzione dell’Assessore lombardo all’agricoltura. Abbiamo in mano una lettera del 5 febbraio 2008 con la quale l’allora Assessore Beccalossi informava Coldiretti che “solo per le misure sui danni indiretti la Regione è intervenuta con 15 milioni di euro sul bilancio  dell’agricoltura”.  Ferrazzi dice di aver speso 8 milioni. Ci domandiamo che fine abbiano fatto gli altri 7”.
“L’assessore Ferrazzi ancora una volta non è molto informato. Dice che siamo sempre stati coinvolti e abbiamo condiviso i provvedimenti adottati. Certamente noi abbiamo fatto un lavoro incredibile per indicare alla Regione la natura e l’importo dei danni. Sugli atti amministrativi invece la Regione ha fatto tutto da sé. Se si confonde l’ascolto con la condivisione si prendono lucciole per lanterne! Ricordo che i Dirigenti della Regione Lombardia vennero a Brescia il mattino di venerdì  11 settembre 2007 per illustrare le misure di intervento individuate (senza il ben che minimo preventivo coinvolgimento delle rappresentanze degli allevatori) e il lunedì successivo ci trovammo il provvedimento già trasformato in Delibera della Giunta Regionale! Se questa è condivisione…”.
Pur non avendo potuto concordare alcunché, Coldiretti però non ha perso occasione di inviare documenti e richieste in Regione sollecitandola a prendere nuovi provvedimenti che permettessero di pagare tutti i danni con le necessarie risorse finanziarie. 
I danni indiretti che hanno subito gli allevatori in seguito alle misure sanitarie imposte sono di varia natura e la Regione ne ha indennizzati solo una parte, non risarcendo di fatto tutti i reali danni subiti.
“Caro assessore – incalza il Vice Presidente di Coldiretti Lombardia - ci deve dire se la Regione intende pagare i danni agli allevatori compresi nelle zone di sorveglianza (10 km dal focolaio) che per molti mesi hanno dovuto mantenere i suini senza poterli vendere come è accaduto per quelli posti in zona di protezione (3 km dal focolaio); se la Regione intende pagare i danni per gli animali morti in azienda in seguito alle sempre più precarie e insopportabili condizioni di allevamento; se la Regione intende indennizzare i mangimi scaduti in azienda in forza di precise ordinanze che ne impedivano la movimentazione; se la Regione intende indennizzare le imprese che hanno visto impedita per mesi l’attività di macello e spaccio aziendale”.
L’Assessore dice inoltre che tutti i danni sono stati liquidati, ma ha sul tavolo una lettera della Provincia di Brescia che rivendica altri 262.000 euro per completare il pagamento di 16 aziende che hanno abbattuto i suini anche se non infetti per un provvedimento cautelativo regionale. Come la mettiamo?
Ci tocca ancora una volta appellarci al Presidente della Giunta regionale perché affronti personalmente la questione, predisponga il provvedimento amministrativo necessario e metta a disposizione le risorse finanziarie per chiudere questa incresciosa vicenda. Così sarà fatta giustizia.

Informazioni Media:
Dr. Marco Castellani - Tel. 02/97094524 - Cell. 335/5401675– 
E-mail: marco.castellani@coldiretti.it