COMO-LECCO – La vendetta dell’inverno sulla “primavera fuori stagione” delle scorse settimane, che aveva portato la colonnina di mercurio fino a 20 gradi, si è consumata a spese degli agricoltori nella notte appena trascorsa: termometro schizzato a -4, con neve e gelo sugli alberi da frutto ormai in fioritura avanzata. Il risultato: rischio di perdere totalmente o quasi interi raccolti, come conferma da Corrido Eric Merlo, la cui impresa agricola coltiva alberi da frutto: “Un’ondata di freddo del tutto imprevedibile – racconta - fino alle scorse settimane: avevamo potato le piante, e anche le api avevano già ripreso il loro lavoro, in netto anticipo sul calendario”: e ora, invece, la gelata rischia di compromettere il lavoro dei piccoli insetti e di pregiudicare la produzione del miele di acacia e ciliegio nelle zone colpite.
“Abbiamo già contato danni molto ingenti” stima ancora Merlo. “In questo periodo è una mazzata, la nostra impresa è vocata alla produzione di ortaggi, frutta di stagione, marmellate e miele. Solo la fienagione non dovrebbe risentire troppo della gelata, almeno speriamo che sia così. Ciò che temiamo maggiormente è la perdita di interi raccolti di frutta, oltre all’azzeramento della produzione delle varietà di miele tipiche della stagione, come appunto l’acacia”.
L’azienda di Eric Merlo è particolarmente apprezzata per le produzioni di pesche, pere, mele e piccoli frutti, come more, lamponi e le bacche di goji.
Sempre in provincia di Como, ci sono segnalazioni di danni anche nei vivai, in particolare sulle coltivazioni di pieris (ericacea acidofila): sono disagi che si aggiungono a una situazione già drammatica per il settore, con le vendite quasi azzerate per la chiusura dei principali canali distributivi, causa coronavirus.
Nelle province di Como e Lecco il termometro continuerà a correre sulle montagne russe anche nei prossimi giorni: dopo una ripresa delle temperature, da qui al fine settimana, da lunedì è previsto un nuovo crollo, che porterà il termometro da una massima di 17-18 gradi prevista domenica, di nuovo a ridosso dello zero, con un’escursione termica fortissima. E potrebbero esserci nuovi guai.