Grandissima partecipazione per il convegno “Cambiamenti climatici e Agricoltura, quali strategie mettere in campo” proposto da Coldiretti Cremona a Grumello Cremonese, nell’ambito dell’edizione 2023 della Fiera Regionale Agricola “Primavera Agrumello”.
Sala gremita
La sala conferenze di Cascina Castello, in via Roma, era al completo, per la grande affluenza di imprenditori agricoli, particolarmente interessati al tema scelto da Coldiretti, di evidente attualità. Accanto ai dirigenti della Coldiretti e ai numerosi soci, erano presenti anche tutti i presidenti e direttori dei Consorzi di bonifica del territorio.
Aperto dal saluto del sindaco di Grumello Cremonese Maria Maddalena Visigalli e della presidente della Fiera Maria Vittoria Berselli, l’incontro è stato moderato dal direttore di Coldiretti Cremona Paola Bono. Tre le relazioni proposte, tese a sviluppare il tema “clima e agricoltura” da ogni prospettiva.
La relazione del climatologo
Si è partiti con la relazione del climatologo Luca Maffezzoni. Nella parte iniziale, l'esperto ha fatto il punto sulla condizione del clima e sulle previsioni per il futuro. Ha quindi approfondito l’impatto dei cambiamenti climatici - presenti e futuri - sulla Pianura Padana. Ha illustrato dati e grafici, mostrando l’andamento delle precipitazioni nevose, della piovosità, delle temperature nel nord Italia. Maffezzoni si è quindi soffermato sulle proiezioni meteorologiche di precipitazioni e temperatura per l’estate 2023.
Condizioni atmosferiche e coltivazioni
L’intervento di Alberto Pradelli, consulente tecnico, ha guardato al tema dell’agricoltura che fa i conti con i cambiamenti climatici da un’altra prospettiva. Ha sottolineato quanto le fluttuazioni delle condizioni atmosferiche condizionano in modo diretto lo sviluppo vegetale. Si è soffermato sulle pratiche agronomiche messe in campo dagli agricoltori, ma anche sui sistemi irrigui (quelli tradizionali e quelli innovativi). Particolare attenzione è stata rivolta ai vantaggi in termini sia agronomici che operativi, nonché economici, legati ai sistemi irrigui innovativi. Pradelli ha quindi citato le colture a bassa esigenza idrica. Ha offerto agli imprenditori agricoli una serie di informazioni puntuali e certamente di grande utilità nel momento delle scelte agronomiche che ogni azienda agricola deve compiere.
Il ruolo dei Consorzi di Bonifica
Grande attenzione è stata rivolta anche all’intervento di Paolo Micheletti, direttore del Consorzio di Bonifica DUNAS. A lui il compito di testimoniare l’impegno di garantire acqua per l’irrigazione, dopo un 2022 risultato catastrofico e con una nuova stagione di semine che per le aziende agricole si è aperta nel segno della forte preoccupazione legata alla disponibilità d’acqua per le colture. Il relatore ha sottolineato la necessità di riuscire a trattenere l’acqua, per utilizzarla nei momenti di maggiore necessità. Ha evidenziato il ruolo dei gestori dei bacini alpini e la necessità di raggiungere un accordo (in tal senso, ha condiviso con la platea alcuni scenari per il futuro). Ha parlato di regolamentazione degli invasi alpini. E di revisione delle deroghe legate al deflusso ecologico.
Micheletti ha inoltre citato il ruolo del commissario nazionale per l’emergenza idrica. Si è soffermato su alcuni rimedi e adattamenti che devono essere messi in campo. Dal miglioramento dell’efficienza della rete (parlando di riduzione delle perdite, di bacinizzazione, di controllo delle portate distribuite) ai riordini irrigui. Dalla conversione dove possibile dei metodi irrigui alla necessaria pianificazione.
Occasione di informazione e confronto
Il direttore di Coldiretti Cremona Paola Bono ha aggiornato la platea in merito all’incontro con il prefetto di Cremona e il presidente della provincia. Incontro che ha coinvolto le associazioni agricole e i consorzi irrigui, con la consegna al prefetto delle istanze del mondo agricolo cremonese.
“Abbiamo voluto offrire agli imprenditori agricoli un’occasione di informazione e confronto su un tema diventato vitale, con il quale le imprese agricole devono fare i conti. La grande partecipazione, e l’attenzione di tutti i presenti, hanno confermato il valore della proposta che abbiamo rivolto - sottolinea Paola Bono -. Il tema in particolare della disponibilità d’acqua per l’agricoltura e per il territorio è al centro del nostro lavoro. Nonché del dialogo con le Istituzioni. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali sono a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”