“L’incontro di questa mattina ha rappresentato una importante occasione per gli imprenditori agricoli per conoscere la nuova PAC, che ha avuto inizio con il gennaio 2023 e resterà in vigore fino al 2027. Una PAC articolata che però conferma la stessa disponibilità di risorse rispetto alla recente programmazione, fondi utili a garantire sostegno e concretezza al futuro delle imprese agricole che resteranno sempre al centro di tutte le battaglie che metteremo in campo a difesa del reddito e del futuro dell’agricoltura bresciana”. Questo il messaggio che il Presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli ha voluto trasmettere agli oltre 250 tra agricoltori e studenti dell’Istituto Einaudi di Chiari, che hanno assistito al convegno a Rovato questa mattina sulla nuova PAC 2023-2027, dopo i saluti iniziali del Sindaco di Rovato Tiziano Belotti.
Moderati dal direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano, l’attenta sala ha visto interessanti e dettagliati interventi tecnici da parte del Vice Direttore di Coldiretti Brescia Mauro Belloli, del capo servizi zootecnia nazionale Coldiretti Giorgio Apostoli e del prof. Angelo Frascarelli docente di economia e politica agraria dell’Università di Perugia, per il quale: “l’Italia ha confermato il pagamento base attraverso i titoli – anche se ricalcolati -, al quale vanno aggiunti i sostegni destinati ai diversi settori, che non sono certamente dei regali ma richiedono ulteriore impegno da parte degli imprenditori agricoli, attraverso un percorso virtuoso per avvicinarsi alle esigenze e richieste dei cittadini consumatori”.
“La PAC che iniziamo a conoscere e che ci accompagnerà dal 2023 al 2027 – interviene Mauro Belloli vicedirettore di Coldiretti Brescia - è molto diversa da quella precedente, ma i fondi inizialmente a disposizione sono pressoché uguali. La novità assoluta è costituita dagli ecoschemi, cioè interventi specifici per alcune filiere, in particolar modo quelle zootecniche che riguardano il benessere animale e l’utilizzo dei farmaci veterinari.”
“Su una cosa Coldiretti è stata intransigente – rilancia Giorgio Apostoli –: almeno i premi accoppiati non sono cambiati rispetto alla precedente programmazione, giusto per garantire stabilità economica di base alle imprese agricole. Fuori dal contesto PAC, sono già tante le sfide – per non chiamarli attacchi – che i vari comparti zootecnici devono fronteggiare: dalla minaccia della carne sintetica alla direttiva “ammazza stalle”, che stiamo fronteggiando in tutti i modi”.
Le conclusioni affidate al presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli: “è partita una PAC molto impegnativa ma con molte opportunità, con un attenzione particolare per il settore zootecnico, verso i giovani e il ricambio generazionale. Una PAC alla portata delle imprese agricole – come le nostre - già attente e sostenibili e che, adeguatamente supportate, saranno in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati”.