Sono circa 8 milioni le persone che ogni anno scelgono di mangiare negli agriturismi lombardi. È quanto stima la Coldiretti Lombardia commentando positivamente le modifiche apportate alla legge regionale sull’agricoltura che mette al centro i sapori del territorio. Infatti, almeno 4 prodotti agricoli su 5 (pari all’80%) serviti negli agriturismi dovranno essere made in Lombardia.
“In questo modo le nostre aziende saranno ancora di più ambasciatrici delle tipicità locali – spiega Massimo Grignani, Presidente di Terranostra Lombardia, l’associazione agrituristica promossa da Coldiretti – Inoltre, in generale, pesce e vini serviti potranno essere solo di origine lombarda”.
Nella nostra regione – continua la Coldiretti Lombardia – sono 1.688 le strutture attive, di cui oltre mille offrono servizio di ristorazione. La province con il maggior numero di agriturismi sono Brescia con 348, Mantova con 236, Pavia con 224. A seguire Bergamo (170), Como (166), Milano (133), Sondrio (121), Varese (90), Lecco (79), Cremona (72), Lodi (33), Monza e Brianza (16).
Alle base del loro successo – sottolinea la Coldiretti – c’è la possibilità di mangiare i piatti della tradizione, i cui segreti sono conservati da generazioni nelle campagne. Il cibo – conclude la Coldiretti – rappresenta il vero valore aggiunto delle vacanze in Lombardia, regione che può contare su un’agricoltura in grado di produrre oltre trecento tesori della tavola certificati, con 34 tra DOP e IGP, 41 denominazioni vinicole tra DOCG, DOC e IGT e 251 prodotti tradizionali.