Fare agricoltura sostenibile a Brescia è possibile: lo dimostra l’impegno “green” di realtà imprenditoriali come l’azienda agricola Sturla Vittorio di Manerbio (BS) che dal 1970 alleva bovini e suini investendo in tecnologie sostenibili per ridurre inquinamento e sprechi.
Oltre al contributo in diversi studi di ricerca promossi da Regione Lombardia, l’azienda bresciana ha avuto un ruolo pioneristico nel biogas e, oggi, nel miglioramento della qualità dell’aria, con la realizzazione di un moderno impianto di strippaggio che permette un abbattimento dell’azoto nei reflui zootecnici dell’80%.
La visita all'azienda, per parlare di agricoltura sostenibile
Una sensibilità alle tematiche ambientali pienamente condivisa da Coldiretti e ribadita questa mattina nell’incontro organizzato proprio negli spazi dell’azienda agricola Sturla, in occasione della visita al rinnovato impianto di strippaggio. Dopo i saluti e i ringraziamenti del vice presidente di Coldiretti Brescia Claudio Cestana, sono intervenuti: Massimo Albano, direttore di Coldiretti Brescia, Anna Carolei, Responsabile Ufficio Ambiente e Territorio di Coldiretti Brescia, il titolare dell’azienda Vittorio Sturla, l’ing. Diego Binaghi, che ha illustrato la novità impiantistica e Massimo Ornaghi e Fabio Losio, rispettivamente direttore e vice presidente dell’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste di Regione Lombardia). “Sturla è stata la prima azienda bresciana a investire nel biogas – spiega Anna Carolei - e continua il percorso di innovazione tecnologica presentando oggi un altro esempio di sostenibilità in agricoltura”.
L’integrazione tra i sistemi consente a Sturla di produrre energia elettrica e calore - con l’impianto di biogas - ridurre l’azoto nei reflui con lo strippaggio, utilizzare un concime organico stabile, sterile e inodore, di più facile assorbimento per le proprie colture e vendere un fertilizzante certificato.
“ERSAF nasce come ente di sperimentazione che offre all’assessorato regionale strumenti utili a costruire nel tempo piani di finanziamento a supporto dell’agricoltura sostenibile”, interviene Fabio Losio, vice presidente ERSAF. Per questo bisogna uscire dal singolo caso e, come sistema, lavorare con il mondo politico per creare azioni strutturali a supporto di tutte le realtà agricole lombarde, per accompagnarle in questo percorso a favore dell’ambiente.
“E’ importante fare sistema con aziende, istituzioni e mondo bancario per fare la differenza nell’economia circolare – conclude il direttore Massimo Albano -. L’attenzione al consumatore e la salvaguardia ambientale rappresentano temi centrali per lo sviluppo delle imprese agricole”.
Come funziona l'impianto di strippaggio
L’impianto di strippaggio realizzato nell’azienda agricola Sturla è costituito da reattori badge (due grandi torri) che si caricano in funzione della quantità quotidiana di digestato necessaria alle normali attività. Il digestato viene messo in strippaggio con aria per tempi lunghi, circa 8 ore, questa attività consente una reazione chimica che consiste nella dissociazione dei carbonati, presenti nei reflui, la basicizzazione automatica del sistema (ph 9.4 – 9.8), liberando CO2 che va nella colonna di assorbimento, il solfato di ammonio ricavato da questo secondo step è a tutti gli effetti un fertilizzante certificato. Inoltre il digesto strippato sarà sterile privo di qualsiasi patogeno.