Le famiglie coltivatrici sono una realtà fondamentale nel settore agricolo, per questo le Nazioni Unite hanno proclamato il 2014 anno Internazionale dell`Agricoltura Familiare (l’acronimo è IYFF, International Year of Family Farming ).
"Le aziende agricole familiari - spiega il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio - sono indispensabili in quanto hanno un ruolo di primo piano nella custodia di valori profondi, oltre che nella produzione di cibo e nella salvaguardia delle risorse naturali”.
La scelta delle Nazioni Unite interessa da vicino anche l'agricoltura bergamasca. Infatti oltre l’80 % delle circa 6.500 imprese della provincia ha una gestione familiare.
“La famiglia rappresenta un modello di sviluppo vincente - prosegue Brivio -, e' la struttura portante della nostra realtà agricola. Al suo interno si concentrano aspetti importanti del fare impresa, fondamentali soprattutto in questo periodo di crisi: la solidarietà, la coesione, la fiducia, la capacità di sostenersi l'un l'altro e di adattarsi alla situazioni di difficoltà. Molto spesso inoltre le aziende familiari sono più flessibili e adattabili ai cambiamenti che stanno attraversando molto velocemente l’economia e la società ”.
Anche la convivenza tra le diverse generazioni e' un tratto distintivo dell'agricoltura familiare. E’ infatti il ricambio generazionale a dare la spinta propulsiva all’azienda ed è proprio in questo ambito che i giovani hanno la possibilità di imparare, formarsi ed esprimersi come imprenditori.
"Oggi - sottolinea il direttore della Coldiretti bergamasca Gianfranco Drigo - la famiglia è una vera e propria rete di protezione sociale. Se un tempo la struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, era considerata superata, ora si sta invece dimostrando determinante per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini".
Secondo la Coldiretti bergamasca in questo anno dedicato all'agricoltura familiare e' importante che si riscopra la famiglia come punto di riferimento delle politiche di sviluppo perché non solo al suo interno ha le risorse per sopportare meglio le difficoltà economiche, ma è anche un presidio di imprenditorialità diffusa che il Paese non può perdere.
"Proprio per salvaguardare questo patrimonio - conclude Brivio - il modo migliore per celebrare l’agricoltura familiare è senza dubbio quello di prevedere politiche mirate che servano concretamente a sostenere e promuovere questa modalità di fare impresa che è propria del nostro territorio e rappresenta una potenzialità che ha ancora molto da esprimere”.