16 Febbraio 2012
BERGAMO – LA CRISI ECONOMICA CAMBIA IL CREDITO IN AGRICOLTURA

Tra le varie problematiche che il mondo agricolo sta affrontando, va annoverata anche la difficoltà di accesso al credito. Negli ultimi mesi infatti, sempre con maggiore difficoltà le banche concedono credito alle aziende agricole, nonostante il settore, pur presentando un lieve aumento degli episodi di insolvenza (che di fatto però si traducono in ritardi nel pagamento di alcune rate), si stia confermando come quello a minor rischio per il sistema bancario.

Le maggiori difficoltà sono dovute a veri e propri dinieghi, spesso anche in assenza di  motivazioni connesse a difficoltà finanziarie delle aziende richiedenti, e sempre più frequentemente a ingiustificabili  ritardi nell’erogazione dei finanziamenti.

Sovente accade anche che le garanzie richieste alle imprese siano ridondanti rispetto all’importo del finanziamento erogato: apposizione di ipoteche su beni di valore anche triplo del finanziamento, richiesta di fidejussioni aggiuntive da parte di confidi e di familiari del richiedente, soprattutto nel caso di imprese condotte da giovani o in fase di start-up.

Alla difficoltà di accesso al credito si aggiunge anche la crescente onerosità degli interessi passivi richiesti, che hanno raggiunto, negli ultimi mesi del 2011, livelli mai registrati da oltre 15 anni a questa parte.
Tutto ciò si  traduce in ulteriori problemi per le aziende che continuano comunque ad investire e per quelle che  devono concludere gli interventi avviati con il supporto del Piano di Sviluppo Rurale.

Molti imprenditori agricoli infatti in questo periodo devono completare le opere e rendicontare le spese, opportunamente quietanzate, per poter beneficiare dei contributi previsti per tali interventi, ma la stretta creditizia corrente, in alcuni casi non consente la conclusione delle opere, con il rischio concreto della perdita dei contributi pubblici preventivati.

Preoccupazioni in tale senso sono presentate anche da operatori di alcuni settori (esempio avicolo) che devono far fronte urgentemente ad importanti ed onerosi interventi di ristrutturazione degli allevamenti, per rispettare obblighi comunitari relativi al benessere degli animali. Va precisato che il mancato rispetto di tali obblighi, comporta la necessità di cessare l’attività di allevamento.

In questa fase di difficoltàsostiene Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo  – è importante non far mancare il supporto alle imprese agricole, in particolare a  quelle gestite da giovani imprenditori. A loro che rappresentano il futuro del comparto deve essere  garantito un accesso al credito facile e snello, non appesantito da una burocrazia cieca e asfissiante. Solo così si potrà favorire l’innovazione costante e la formazione umana necessarie ad un rapido adattamento alle richieste del mercato”.

Un supporto a tale situazione viene dato da CreditAgri Italia, il Confidi promosso da Coldiretti che ha assorbito lo storico Agrifidi operante in provincia di Bergamo. La  garanzia rilasciata dal Confidi e le informazioni derivanti da una approfondita conoscenza del settore e delle aziende rappresentate, che lo stesso è in grado di fornire alla banche,  costituiscono spesso elemento discriminante per la concessione del finanziamento.
Un’analisi  dell’attività dell’ultimo anno di CreditAgri in provincia di Bergamo mette in evidenza come  gli investimenti nel 2011 siano stati solo un terzo rispetto a quelli intermediati nel 2010 e come questi abbiano interessato aspetti multifunzionali delle imprese agricole.

Nonostante le difficoltàsottolinea Franco Gatti, vicepresidente CreditAgri Italia e  presidente CreditAgri Lombardia -  molte aziende agricole stanno comunque investendo  soprattutto in settori diversi da quelli di una agricoltura più “tradizionale” ed in particolare verso quelle  forme che consentono una “diversificazione” di aspetti produttivi legati alla filiera agricola italiana (spacci, botteghe di “Campagna Amica” , agriturismo, agricoltura multifunzionale, ecc.). Ciò a dimostrazione della vivacità della imprenditorialità agricola che continua comunque a guardare al futuro e ad essere una risorsa per il Paese”.

Nella tabella sottostante l’operatività di CreditAgri Italia sulla provincia di Bergamo

TIPOLOGIA FINANZIAMENTO
 
ANNO 2010
 
ANNO 2011
 

 
IMPORTO €
 

 
IMPORTO €
 
MIGLIORAMENTI FONDIARI
 
34
 
6.280.500,00
 
26
 
3.630.000,00
 
ACQ. QUOTE AZIENDA
 
1
 
500.000,00
 
2
 
240.000,00
 
ENERGIA/FOTOVOLTAICO
 
13
 
6.036.000,00
 
1
 
50.000,00
 
ACQUISTO MACCHINE
 
27
 
1.255.000,00
 
15
 
903.000,00
 
ACQUISTO TERRENO
 
8
 
1.050.000,00
 
4
 
315.000,00
 
PASSIVITA' ONEROSE
 
22
 
4.207.000,00
 
16
 
1.418.000,00
 
ALTRI
 
13
 
1.385.000,00
 
   
TOTALE
 
118
 
20.713.500,00
 
64
 
6.556.000,00
 
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