5 Aprile 2019
Consumi – Da crocus ad albicocche, tutti pazzi per “raccolta fai da te”

Tutti pazzi per il “pick your own”, la raccolta fai da te del prodotto a km zero: dalla pianta alla tavola, senza intermediazioni. Crescono infatti – spiega la Coldiretti regionale – le esperienze di questo tipo promosse dagli agricoltori in diverse zone della Lombardia. La scelta per i consumatori è varia: dai tulipani alle ciliegie, dai piselli alle albicocche.

Tra le proposte più apprezzate ci sono quelle che riguardano i fiori. Sono ben centomila quelli a bulbo che si possono raccogliere in provincia di Monza e Brianza, a Cornate d’Adda, nel campo di Nicolò Maggioni: dalle camassie ai crocus fino ai muscarì. “Inoltre – racconta Nicolò - abbiamo riservato uno spazio a laboratori di “land art” nei quali abbiamo realizzato una riproduzione gigante dell’Uomo Vitruviano per celebrare Leonardo da Vinci. La gente che arriva è tantissima. Ma complice la siccità e il gran caldo quest’anno riusciremo a restare aperti solo 15-20 giorni, poi i fiori inevitabilmente appassiranno”.

Sui tulipani ha scommesso la coppia olandese Edwin Koeman e Nitsuhe Wolanios che gestisce un campo ad Arese (MI). Sempre i tulipani, ma insieme ai narcisi, sono protagonisti a “Tulipania” in provincia di Bergamo, a Terno d’Isola, un’idea nata da quattro soci. “Il nostro obiettivo – spiegano Cecilia Cefis, Luciano Alborghetti, Sergio Presutti e Michel Wolfger - è quello di dare alla comunità e soprattutto alle famiglie la possibilità di recuperare un rapporto diretto con la terra e con l’ambiente. Per questo l’ingresso al campo è gratuito. Per i più piccoli è prevista un’area dedicata dove verranno svolte diverse attività, come ad esempio laboratori didattici, lettura di favole animate e giochi retrò plastica free con cui divertirsi”.

Spostandosi a Galbiate, in provincia di Lecco, c’è “Il Campo dei Fiori” di Cristina Tosi: “Con grande entusiasmo ho realizzato questo ‘angolo di paradiso’ per condividere con i consumatori l'emozione di passeggiare in un grande campo fiorito, pieno di colori vivaci e profumi inebrianti”.

Ma non ci sono solo i fiori, spiega la Coldiretti Lombardia. Giuliano Fumagalli, orticoltore di Oreno di Vimercate (MB), è stato fra i primi a puntare sull’autoraccolta di verdura: “La propongo ormai da 14 anni. Quando ho cominciato cercavo qualcosa di nuovo per la mia azienda. Sono partito con 3 mila metri quadrati, oggi sono circa 25 mila. Quest’anno sono in ritardo a causa della siccità. Per il momento ho piantato piselli e fave, ma saranno pronti a inizio maggio; poi, da giugno a novembre, avrò in campo frutta e verdura di ogni tipo”.

Se in Brianza si punta sugli ortaggi, nella Bergamasca e nel Lodigiano protagonista è la frutta. “Grazie alle temperature anomale di questo inverno – spiega Marco Mizzi, titolare del Ceraseto a Lodi – le albicocche stanno già crescendo, mentre i peschi sono in fiore. Visto il grande interesse dei consumatori, ho deciso di ampliare la superficie con nuove piante che però daranno i loro frutti solo fra un paio d’anni. Ho anche un appezzamento a orto, con pomodori e melanzane”.

Nella Valle di Astino a Bergamo città e a Valbrembo, in provincia di Bergamo, Matteo Locatelli aprirà a fine maggio le porte dei suoi frutteti per dare la possibilità ai cittadini di raccogliere le ciliegie direttamente dagli alberi. A seguire, fino a metà settembre, si farà la raccolta delle albicocche e delle pesche. “L’idea di fare la spesa all’aria aperta, nel rispetto della stagionalità – spiega - piace molto. In particolare le famiglie con bambini amano fare questa esperienza a contatto con la natura”.

Sempre nella Bergamasca propone il pick your own anche Paolo Rotoli nel suo agriturismo Cascina Lama di Clusone. Gli ospiti della sua struttura, dopo aver pranzato, possono andare nella coltivazione di piccoli frutti che si trova in un campo vicino e prendere ribes e lamponi. Nel frutteto impiantato recentemente, nei prossimi mesi si potrà fare la prima raccolta di albicocche. “Si paga solo ciò che si raccoglie – dice Paolo - Naturalmente diamo delle indicazioni su come si devono staccare i frutti dai rami per non danneggiare le piante, queste esperienze servono anche per far comprendere l’arte della coltivazione e la delicatezza di alcuni passaggi colturali. Visto il successo dell’iniziativa, il prossimo anno il frutteto si arricchirà anche di mele e ciliegie”.

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