Dopo i garofani e le rose, i crisantemi sono i fiori più coltivati in Italia dove è presente una ampia gamma di offerte diverse per forma, colore, grandezza e soprattutto prezzo, tra le quali è possibile scegliere facendo buoni affari e senza cadere nelle trappole del mercato.
E' quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che il legame del fiore a una delle tradizioni più radicate e amate dagli italiani non deve impedire di fare scelte consapevoli. L'acquisto all'ultimo minuto consente di guadagnare tempo, ma risulta certamente più costoso e limitato nella possibilità di scelta, mentre quello programmato consente di risparmiare con un dono personalizzato.
La gamma delle forme del fiore è infatti ampia (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo e con diversi colori (giallo, bianco, fucsia). In Italia vengono prodotti 9 milioni di vasi di crisantemi all'anno e circa 650 milioni di steli (tra uniflori e multiflori) venduti per quasi un terzo proprio nei giorni della commemorazione dei defunti.
Peraltro, per fare durare di più i fiori si consiglia di cambiare l'acqua nei vasi ogni due o tre giorni e di tagliare il gambo dei fiori cogliendo, se possibile, l'occasione di ripetere la visita di commemorazione. Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo della vita, della forza d'animo e della pace. Il “fiore d'oro” (dal greco chrysos, oro, e anthemon, fiore) è anche conosciuto per le proprietà terapeutiche e il suo aroma in cucina.