Oggi alle ore 18.00 presso la sede di Coldiretti Brescia  Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, Coldiretti Brescia e Membro Giunta di Coldiretti Nazionale, incontra un gruppo di candidati - Emma Soncini, Pietro Sbaraini, Luigi Morgano e Oscar Lancini - alle prossime elezioni parlamentari di domenica 25 maggio 2014, per un confronto aperto sui numerosi temi dell’agricoltura bresciana.

“L’Europa deve dare la giusta attenzione al territorio e alla provincia più agricola d’Italia – dichiara il Presidente Prandini  - e gli argomenti sul tavolo sono moltissimi: dalla direttiva nitrati, alla sicurezza alimentare che passa da una corretta e trasparente etichettatura, alla lotta alla contraffazione, sino alla tutela del territorio”.

Uno dei nodi più difficili è senza dubbio il consumo indiscriminato di suolo che nel corso degli ultimi 10 anni ha sacrificato oltre il 15 % della superficie agricola della provincia. Tra cementificazione e abbandono ogni giorno in Italia si perdono circa 288 ettari di terreno, con gravi pericoli per gli equilibri idrogeologici del nostro territorio.

“Serve un urgente inversione di tendenza, sottolinea il Presidente Prandini:  troppo spesso osserviamo che il
suolo agricolo viene considerato solo come base di nuovi insediamenti industriali o civili, senza valutare che è il principale fattore di produzione agricola ed è sinonimo di paesaggio e ambiente da tutelare, conservare e far conoscere ai più”.

E’ importante valorizzare l’agricoltura nelle forme della multifunzionalità, al fine di mettere a disposizione servizi e prodotti per i consumatori. Questo può avvenire attraverso la creazione di mercati agricoli di Campagna Amica e la realizzazione di forniture di produzioni a Km zero per le mense scolastiche e ospedaliere. La legislazione e la burocrazia devono essere snelle a garanzia dei produttori e dei consumatori.

“Crediamo nel settore primario – prosegue il Presidente Ettore Prandini – e ci si deve per forza ricordare del futuro del nostro pianeta e dell’ambiente. Non abbiamo bisogno di un’agricoltura “da salotto” ma di un’agricoltura vera, che possa esprimere le sue potenzialità e contribuire a far crescere tutta la comunità, perché gli agricoltori non delocalizzano le loro aziende e il valore che producono rimane dove vivono e lavorano con risvolti positivi per tutta la collettività”.

Occorre fare un percorso di educazione alimentare relativa al valore della qualità intrinseca, della sicurezza alimentare, dell’economia diretta e indiretta che sono in grado di esprimere tutti i prodotti agricoli del territorio.
E’ necessario dare valore economico alle produzioni agricole territoriali bresciane, con la consapevolezza della loro qualità legata alla sostenibilità ambientale, ecologica e paesaggistica.

“E’ giunto il momento - prosegue il Presidente Prandini - di chiedere a gran voce all’Europa di metter seriamente mano e trovare delle soluzioni alla sburocratizzazione per le aziende agricole, di sostenere un forte e definitivo no agli OGM, e infine di considerare l’agricoltura come strumento sociale e non solo produttivo: dalle fattorie didattiche e sociali,  agli agriasili, alle fattorie del benessere dove i cittadini consumatori possono trovare occasioni per scoprire la campagna”.

“Se riusciremo a fare tutto questo – conclude il Presidente Prandini - allora saremo in grado di creare nuove speranze e un nuovo futuro per le giovani generazioni. Crediamo molto in questa opportunità da cui è nato il nostro progetto per una filiera agricola italiana e la valorizzazione del Made in Italy; l’agricoltura bresciana è pronta per una nuova sfida!”.