“Dopo aver ottenuto dal Ministero della Salute che saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, è giunto il momento che in Italia venga tolto un altro “segreto di stato”, ovvero che si dica chiaramente chi sono i responsabili degli inquinamenti da nitrati“. Questo il commento a caldo del Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini, in risposta ad un articolo apparso nei giorni scorsi sul Giornale di Brescia a seguito di indagini effettuate dall'Asl nell'acquedotto del comune di Orzivecchi, che hanno rilevato un inquinamento attribuito – in modo frettoloso e semplicistico – ai nitrati utilizzati in agricoltura.
“Basta accuse infondate al mondo agricolo – continua il Presidente Prandini - è davvero troppo comodo ritenerci responsabili di qualsiasi fenomeno di inquinamento delle acque, senza nemmeno chiedersi o verificare se in un comune vi siano o no , come in questo caso, impianti di depurazione e dove eventualmente finiscono tutti gli scarichi a partire da quelli civili.”
“Ormai ci sono ricerche e studi autorevoli – conclude il Presidente – che dimostrano come l’agricoltura non sia l’unica responsabile dell’inquinamento da nitrati delle falde, anzi dimostrano come in molti casi questi fenomeni siano riconducibili al comparto civile e alle attività industriali. Ed è giunta l’ora di fare chiarezza”.