“E’ una eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato nel confronti dell’Europa sulle quali è finalmente intervenuto con un deciso cambio di passo il Presidente del Consiglio”. E’ quanto afferma il Presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l'invio di un parere motivato con il quale la Commissione europea ha ingiunto formalmente all'Italia di recuperare presso i produttori di latte multe per 1,395 miliardi di euro dovute al superamento delle quote di produzione loro assegnate tra il 1995 e il 2009.
“La questione quote latte - ricorda il neo vice Presidente Nazionale Ettore Prandini - è iniziata con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori ma all’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che – prosegue Prandini, Presidente di Coldiretti Brescia e di Coldiretti Lombardia - hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani che si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme negli anni acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro.
Le pendenze a cui fa riferimento l’Unione Europea riguardano appena duemila produttori con 600 di loro che devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioè la gran parte del debito. Un comportamento che - conclude Ettore Prandini - fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 36mila allevatori italiani e mette a rischio le casse dello Stato.