“I viticoltori della Franciacorta – dichiara Brescianini Silvano vice Presidente del Consorzio di Tutela del Franciacorta - hanno attuato azioni per rispondere all'andamento climatico della stagione. Nel mese di luglio sfogliature manuali si sono rese necessarie per favorire l'areazione dei grappoli. Le piogge di agosto hanno in alcuni casi favorito la botrite pertanto un'accurata selezione in pianta si è resa indispensabile”.
“La zona della Franciacorta – spiega il Presidente di Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia Ettore Prandini – rappresenta un po’ la fotografia di quello che sta avvenendo anche nelle altre zone del vino bresciano: dal Lugana al Capriano del Colle, dal territorio di Botticino alle colline gardesane dove si registrano cali nelle rese fra il 5 e il 10 per cento a causa del maltempo e dell’estate anomala. La raccolta è partita più tardi del previsto, ora riponiamo le speranze su una migliore maturazione delle uve ancora da raccogliere nel mese di settembre, dopo un’estate da dimenticare”.
La stima a livello Lombardo però evidenzia dati ancora peggiori dove si registrano cali fino al 20% di una produzione regionale di vino che supera il milione e 230 mila ettolitri con esportazioni per oltre 230 milioni di euro. I primi cinque mercati di destinazione per i vini lombardi sono: Stati Uniti, Svizzera, Germania, Canada e Giappone. Ma l’export è cresciuto molto anche a Hong Kong, in Cina, in Messico e in Norvegia.