L’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Lombardia, ha provocato nelle campagne danni stimati per almeno 2,5 milioni di euro. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti regionale in base alle segnalazioni dei tecnici impegnati sui territori.
Tra i territori più colpiti la provincia di Brescia – precisa la Coldiretti Lombardia – dove pioggia e forte vento hanno allagato campi, sradicato alberi, compromesso terreni per l’alimentazione degli animali, scoperchiato stalle e strutture, mentre la grandine è caduta su vigneti, cereali e ortaggi con la perdita di decine di ettari di colture in pieno campo e in serra. Guai anche nel Bergamasco e in provincia di Cremona, dove sono stati colpiti mais, frumento, orzo e piante da vivaio, oltre a sollevare tetti degli allevamenti. Nel Mantovano danni sulle pere non protette dalla reti e sui meloni fuori serra, oltre che su zucche e fragole.
Nel Milanese, i chicchi di ghiaccio hanno tritato orzo, frumento, mais e ortaggi, mentre la furia del vento ha abbattuto numerosi alberi: la zona più colpita è quella a ovest del capoluogo. Tra Como, Lecco e Varese – continua la Coldiretti – centrati piccoli frutti, piantine da poco seminate e strutture in pieno campo, mentre a Pavia la tempesta ha interessato solo le aree rurali intorno alla città.
Le campagne sono state colpite in un momento particolarmente delicato – continua la Coldiretti – con le semine, gli ortaggi e le piante che iniziano a dare i primi frutti. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.