Stalle e cascine scoperchiate, alberi divelti, mais allettato, danni alle coltivazioni e campi allagati. Questo il bilancio della violenta ondata di maltempo nel bresciano, che ha interessato nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 19 settembre, le zone di Pontevico e Montichiari. I tecnici provinciali di Coldiretti Brescia sono ancora al lavoro sul territorio per raccogliere le segnalazioni degli agricoltori.
In particolare, trombe d'aria, grandine e piogge forti hanno colpito duramente le strutture agricole a Bettegno, una frazione del comune di Pontevico, con mais allettato e tetti sollevati e una parte di cascina crollata. Danni ingenti anche a Carpenedolo e Calvisano, dove il forte vento ha scoperchiato il ricovero e la stalla di un allevamento di suini e ha fatto ribaltare le gabbie dei vitelli in un’azienda zootecnica.
Maltempo nel bresciano e in Italia
L’estate 2021 si chiude con quasi 1300 nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e tempeste di fulmini in aumento del 58% rispetto allo scorso anno, con effetti devastanti su città e campagne. Si tratta di una media di più di 14 eventi estremi al giorno lungo tutta la Penisola dove si sentono gli effetti della tropicalizzazione del clima. L’estate 2021 - conferma l'elaborazione Coldiretti su dati Isac Cnr -, è stata catalogata come la sesta più calda dal 1800 con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media.
L’effetto dei cambiamenti climatici ha fatto perdere quest'anno quasi 2 miliardi di euro all’agricoltura italiana, tra tagli della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia.