“Mentre i dati, sempre più allarmanti, indicano che in Italia oltre la metà dei giovani sarebbe pronta ad espatriare per assicurarsi un buon lavoro e un futuro migliore. Uno dei pochi settori a dare risposte concrete, stando sul territorio, è l’agricoltura che, con l’arrivo della bella stagione e la fine delle scuole, offre significative opportunità agli studenti dai 16 anni in su”. Così il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale di Como-Lecco, Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, intervengono sul tema legato all’occupazione giovanile e alla formazione in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Come preannunciato, dall’inizio di questo mese anche i giovani studenti delle province lariane possono essere impegnati nelle campagne di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia. “Dal primo giugno i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono essere remunerati con voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali”.

L’estate coincide infatti con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne dove sono in corso le attività di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche, fino vendemmia, specie nelle zone di produzione del vino Igt “Terre Lariane”.

Quest’anno – continua la Coldiretti di Como e Lecco - il maltempo ha colpito duramente le nostre province, con danni e ritardi di maturazione per le coltivazioni come frutta e verdura ed pertanto è opportuno rivolgersi direttamente alle aziende agricole per verificare le opportunità di lavoro.

Secondo un sondaggio Coldiretti/Swg il 76% dei giovani studenti italiani è disponibile a partecipare alla vendemmia e alla raccolta della frutta che partirà in estate anche nelle nostre campagne: “Per gli studenti lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del  lavoro con una giusta remunerazione, anche fare una esperienza diretta con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale”.

Una preziosa occasione (e, insieme, un’esperienza formativa) per conoscere la genuinità e le caratteristiche dei veri prodotti delle nostre due province per impararli a distinguere da quelli importatati spacciati come nazionali.
I “voucher” rappresentano uno strumento che offre anche interessanti opportunità di integrazione al reddito a categorie particolarmente deboli o in difficoltà come cassaintegrati e risponde alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza destrutturare il mercato del lavoro agricolo.

“Del resto, serve dare una mano all’occupazione e alle speranze dei nostri giovani e l’agricoltura, nel limite delle proprie possibilità, può e vuole farlo. Ciò anche per arginare quella percezione purtroppo negativa - ma, ahinoi, giustificata - che i nostri  giovani hanno del futuro e delle prospettive nel mondo del lavoro”.  Una visione confermata dal fatto che in generale - stima la Coldiretti - il 61% dei giovani italiani che pensa che in futuro la sua situazione economica sarà peggiore di quella dei propri genitori, il 17% uguale e solo il 14% migliore, mentre il 9% non risponde.

Per la prima volta dal dopoguerra la nuova generazione sarà più povera di quella che l’ha preceduta conclude la Coldiretti nel sottolineare che “la voglia di fare meglio è stato il motore che ha fatto crescere il Paese da generazione a generazione”.