In piazza al Senato per difendere i voucher agricoli dall’abolizione paventata da un emendamento al disegno di legge Fornero. La manifestazione di Roma ha dato un segnale forte e preoccupato in vista della scure che potrebbe abbattersi sull’agricoltura delle province di Como-Lecco. Qui, le imprese trovano nei voucher “lo strumento utile, chiaro e trasparente per dare lavoro a migliaia di studenti e pensionati che, stagionalmente ed occasionalmente, prestano la propria opera, in particolare durante la stagione dei raccolti e in agriturismo”.
Un sistema che, annualmente, permette nel solo territorio lariano di erogare pagamenti per oltre 70 mila euro a una fascia di popolazione che trova nell’agricoltura un’opportunità importante per integrare il proprio reddito.
A questi vanno aggiunti i voucher che incassano i lavoratori lecchesi e comaschi – anche qui giovani e pensionati – impiegati nel periodo di vendemmia nella vicina Valtellina, area fortemente vocata alla viticoltura e dove la raccolta delle uve rappresenta un’attività importante.
“La manifestazione di ieri a Roma, che ha visto i berretti gialli presidiare Piazza delle Cinque Lune a Roma, dirimpetto agli uffici del Senato, ha prodotto un primo risultato, che però non ci basta” dice Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como-Lecco. “La riformulazione dell’emendamento sui voucher nell’ambito della riforma sul lavoro, pure avvenuta, così come è scritta si mantiene infatti ancora insufficiente”.
Sullo stesso argomento, ancor più duro è stato il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini che, al termine della manifestazione dichiarava: “Se un giorno il ministro del Lavoro Elsa Fornero considererà le imprese agricole degne di una gli spiegheremo volentieri come funziona il lavoro nei campi e perché la nuova formulazione sui voucher la riteniamo molto insufficiente. Le rappresentanze delle imprese agricole sono state le uniche ad essere escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla riforma sul lavoro”.
“Quello dei voucher agricoli, come abbiamo visto non è un problema della sola agricoltura di Como-Lecco o della sola Lombardia” precisa il direttore interprovinciale di Coldiretti Francesco Renzoni: “Se la riforma dovesse passare nella sua forma originaria, non sarà più possibile per i centomila pensionati, studenti e cassintegrati italiani arrotondare il proprio reddito nelle campagne di raccolta di frutta, verdura, olive o vendemmia con i voucher, come hanno fatto fino ad ora dall’estate 2008”.
Un allarme – quello ribadito ieri dalla Coldiretti che ricorre a poche settimane dell’imminente campagna di raccolta estiva: alla manifestazione hanno quindi preso parte un migliaio di imprenditori, studenti e pensionati provenienti da tutte le Regioni d’Italia: in un momento di difficoltà del Paese - sostiene la Coldiretti - riteniamo sia un atto di responsabilità difendere uno strumento i cui maggiori utilizzatori sono proprio quelle regioni, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, colpite dal sisma e che non meritano provvedimenti che potrebbero compromettere il futuro della propria agricoltura.
