E’ ormai imminente il “ponte” di Ognissanti e gli agriturismi di Como e Lecco sono pronti ad accogliere i turisti in arrivo da ogni angolo d’Europa: “Per le nostre strutture continua un trend positivo, che ha registrato un ottobre da manuale anche per il clima, che ha registrato temperature al di sopra della media, ad eccezione dell’ultimo – freddissimo – fine settimana”.

L’osservazione è del presidente di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi: è dunque positiva l’analisi dei dati relativi alla presenze che, anche in queste settimane autunnali, incoraggiano gli agriturismi delle due province a proseguire nel solco di un cammino tracciato: “Ovvero, quello di offrire ai propri ospiti cordialità, sapori di tradizione e memoria rurale: i cittadini, per parte loro, dimostrano di apprezzare e a popolare le nostre campagne per la classica “gita fuori porta” del fine settimana”. E in Lombardia, soprattutto nelle aree più urbanizzate, si tratta di un appuntamento irrinunciabile”.

“Lo sviluppo del “fenomeno agriturismo” nel nostro comprensorio è sotto gli occhi di tutti: si tratta di un evidente aspetto legato ad un’agricoltura in grado di guardare al futuro e che non dimenticando le proprie radici” conclude il neo presidente di Terranostra Como-Lecco (realtà che riunisce gli agriturismi sul territorio) Emanuele Bonfiglio.

“Da qui occorre partire per un’azione comunicativa in grado di promuovere il territorio e i suoi sapori, in modo da valorizzare il ruolo di “motore economico” che il settore primario può e deve avere per la costruzione della ripresa economica, e di un futuro di prospettive anche per i giovani”.
Bonfiglio è stato eletto alla presidenza nei giorni scorsi alla presidenza dell’associazione agrituristica (il mandato sarà quadriennale), coadiuvato dal vice Carlo De Gasperi: fanno parte del consiglio direttivo di Terranostra Gabriele Martignoni, Fabio Meneghin, Mattia Porro, Giuseppe Naimo e Guido Fornaro.

La congiuntura, dunque, non tiene a casa nessuno e, anzi, incoraggia un tipo di vacanza “sul territorio”, di uno o due giorni, alla riscoperta dei luoghi e dei sapori “di casa nostra”. “I visitatori? Non arrivano solo da Milano e dalla Lombardia – prosegue il presidente – ma anche dalla Svizzera e dal centro Europa: in questo caso, si tratta solitamente di permanenze prolungate per più giorni, tra le bontà del territorio e le bellezze dei nostri laghi e montagne”.

Come detto, a ottobre hanno giocato un ruolo positivo anche il clima ed un periodo stagionale tanto caro ai cercatori di funghi e castagne: una consuetudine – quella della raccolta amatoriale – che ben si sposa alla scelta di una tappa nei molti agriturismi del territorio comasco e lecchese, i quali, ovviamente, sono molto attenti alla stagionalità delle proposte enogastronomiche.

Ecco allora, ad esempio, risotti e polente che sposano funghi, zucche, castagne, e prodotti del “nuovo raccolto”, dando vita a proposte di menù innaffiati dai vini del territorio. “Le realtà agrituristiche delle nostre province continuano a dare gran prova del loro carattere multifunzionale e attento alle esigenze della collettività” aggiunge il direttore della Coldiretti interprovinciale Francesco Renzoni.
In molti, invece, hanno prenotato per il ponte di Ognissanti grazie alla nuova “App” di “Terranostra” che permette su ogni smartphone di avere ogni informazione sulle strutture.