Via libera alla riapertura con servizio al tavolo all’aperto di 2 agriturismi su 3, per un totale di oltre mille realtà con attività di ristorazione presenti in regione che possono tornare ad accogliere i consumatori a pranzo e cena. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti del ritorno in zona gialla della Lombardia da lunedì 26 aprile 2021.
Nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – ci si sta organizzando con la disposizione all’aria aperta dei tavoli ma anche con picnic e pranzi tra i filari per questa ripartenza in piena primavera, una stagione particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna per assistere al risveglio della natura e delle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie da portare in tavola.
La riapertura era molto attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori agrituristici. La cucina contadina è l’attività più apprezzata dagli ospiti di queste strutture che conservano ricette della campagna tramandate da generazioni, ma sono sempre più diffusi anche programmi ricreativi e attività culturali come il trekking, la visita di percorsi archeologici o naturalistici.
A preoccupare, oltre al meteo pazzo, è il limite fissato per il coprifuoco alle 22 poiché – rileva la Coldiretti – gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle città. Peraltro, essendo situati in campagna anche in zone isolate, in strutture familiari con spazi adeguati per i posti letto e a tavola e con ampie aree all’aperto, gli agriturismi sono i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di prevenzione per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Per scegliere il posto giusto – conclude la Coldiretti – il consiglio è quello di rivolgersi su internet a siti come terranostralombardia.it e www.campagnamica.it, senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che è sempre molto affidabile.