Ondata di maltempo nella fascia casalasca della provincia di Cremona, dove ieri nel tardo pomeriggio forti piogge e vento si sono abbattute sui campi. I tecnici della Coldiretti stanno monitorando la situazione, raccogliendo le segnalazioni degli imprenditori agricoli. Al di là dell’allarme che ha fatto tornare alla memoria le devastazioni compiute da pioggia, vento e grandine il 13 luglio 2013, al momento le segnalazioni raccolte parlano di grandi disagi ma danni contenuti, grazie anche all’immediata risposta degli agricoltori.
“La mia è una coltura particolare Ho sei ettari seminati a basilico, di cui due e mezzo appena nati. Questi ultimi sono a rischio: il basilico appena nato è stato letteralmente coperto dalla terra trascinata dall’acqua e adesso posso solo aspettare e vedere se, nelle prossime 48 ore, le pianticelle riusciranno a farsi strada nella terra e spuntare nuovamente” testimonia Emanuele Scaravonati, classe 1986, agricoltore di Scandolara Ravara.
“Diversa è stata la situazione per le zucche. Lì è stato fondamentale intervenire subito – prosegue Scaravonati – . Nella serata di ieri, appena ha smesso di piovere, mi sono messo al lavoro con il badile, per ripristinare immediatamente lo scolo che serve un campo di tre ettari, seminato a zucche da una ventina di giorni. Le pianticelle, uscite da una settimana dal terreno, erano sommerse. Ho lavorato per alcune ore, fino a tarda sera, ma l’intervento è servito e l’acqua non si è fermata in campo. In questi casi, è la tempestività della risposta a salvare la stagione”.