Dai vini ottenuti dai nuovi vitigni “green” a quello con la carta d’identità digitale, dall’etichetta per i non vedenti alle bottiglie impreziosite con Swarovski, polvere d’oro e d’argento. A Casa Coldiretti, al Vinitaly di Verona, in mostra le curiosità dalle vigne lombarde nello show room delle novità dalla vigna al bicchiere che fanno tendenza nel mondo enologico.
L’azienda agricola “Nove Lune” di Cenate Sotto (Bg) – spiega la Coldiretti regionale – coltiva vitigni resistenti alle malattie chiamati super-bio che eliminano del tutto o quasi l’uso di trattamenti, da cui nasce un vino ancestrale ottenuto da una antica tecnica di vinificazione. In questo modo il bianco prodotto rimane torbido naturale. Nella sua cantina – continua la Coldiretti – quest’azienda ha inoltre deciso di puntare anche sulla tradizione, fermentando le migliori uve in anfore di terracotta per almeno due mesi.
A Sondrio si trovano invece i vini di Alberto Marsetti, che ha dotato il suo pregiato Sfursat della Valtellina di una carta d’identità digitale per raccontare la storia e le peculiarità di ogni singola bottiglia, dalla raccolta dell’uva all’affinamento. Spostandosi in provincia di Pavia, a San Damiano al Colle, si trova l’azienda agricola Bisi che per le sue tre tipologie di vino dell’Oltrepò Pavese ha studiato un’etichetta in Braille per far conoscere il prodotto anche ai non vedenti. Etichetta particolare anche per lo spumante dell’azienda “Tenuta degli Angeli” di Carobbio (Bg) impreziosita da Swarovski, mentre sempre dalla bergamasca arrivano i vini con polvere d’argento e polvere d’oro alimentare prodotti da “La Rocchetta” di Villongo.