10 Settembre 2018
AZIENDA AGRICOLA LE MORE

A 22 anni realizza il sogno di aprire un’azienda agricola in montagna per dedicarsi agli animali e vivere una vita lontana dal caos della città.

Elisa Bellazzi, classe 1999, a giugno 2021 ha aperto, insieme al compagno Matteo, l’azienda agricola “La Mora” a Dossena, specializzata in allevamento di capre.

Sin da piccola Elisa ha sempre avuto il desiderio di lavorare a contatto con gli animali; inizialmente voleva aprire uno studio veterinario di sua proprietà, poi gestire un maneggio. Alle superiori ha conosciuto Matteo, un ragazzo deciso e determinato che l’ha supportata e insieme hanno scelto di intraprendere questo percorso.

Quando hai capito che volevi aprire un’azienda agricola?

Al secondo anno di superiori ho fatto uno stage in un agriturismo, dove mi occupavo della stalla e, in particolare, delle capre. Da quel momento ho capito che il mio sogno era aprire un agriturismo con allevamento.

Avendo conosciuto Matteo molto presto, gli ho parlato da subito di questo mio progetto; non è mai stato il suo sogno essere a capo di un’azienda agricola ma l’idea gli è piaciuta e ha deciso di seguirmi in questa avventura. Tra i due sono sempre stata quella più ansiosa, gli ho parlato delle mie paure e Matteo è stato sempre pronto a darmi coraggio e ripetermi che ce l’avremmo fatta. Ed effettivamente ce la stiamo facendo.

Finito il liceo abbiamo cominciato entrambi a lavorare, per mettere da parte quanto ci serviva a coprire le prime spese (capre, attrezzature…); nel mentre ho deciso di iscrivermi all’università per conseguire la laurea in scienze e tecnologie agrarie.

In principio, come dicevo prima, l’idea era di aprire un agriturismo con allevamento di animali, ma ci siamo resi conto che era un impegno troppo grande partendo da zero.

Con il sostegno dei miei genitori, abbiamo quindi iniziato a cercare case, stalle…insomma una struttura dove poter vivere e allevare animali. La nostra ricerca inizialmente si è concentrata nei pressi di Milano, anche per stare vicino ai nostri familiari e poter contare sul loro sostengo. Entrambi, però, siamo sempre stati due amanti della montagna; abbiamo quindi allargato la nostra ricerca e alla fine abbiamo deciso di trasferirci a Dossena. Questa scelta ci ha messo di fronte a dure prove: non abbiamo l’allaccio all’acquedotto; per raggiungere la nostra struttura c’è una stradina che non consente il passaggio dei camion del mangime; dovremmo creare dei terrazzamenti per poter fare un orto…una serie di difficoltà che rallenta le attività, ma noi non ci facciamo scoraggiare!

Innanzitutto complimenti per il coraggio e la forza di volontà, siete un esempio per tanti ragazzi della nostra età. Vi siete lanciati in questa avventura ancora molto giovani, immergendovi a capofitto in un lavoro impegnativo che vi occupa tutta la giornata. Immagino che sia stato un bel carico emotivo; vivete serenamente tutte queste responsabilità o vi piacerebbe poter rallentare un po’ il ritmo?

Grazie mille.

Il nostro pensiero è sempre stato “prima iniziamo, prima ci stabilizziamo”. Nei nostri piani futuri c’è quello di mettere su famiglia, per questo al divertirci tutte le sere abbiamo preferito concentrarci sul nostro futuro, in modo da arrivare a trent’anni con una certa stabilità economica e un’azienda già rodata. Ovviamente ci ritagliamo dei momenti per noi e ci concediamo qualche sfizio.

Ad oggi quali animali allevate?

Abbiamo 21 capre adulte, una decina di novelle, i becchi, due vitelle, i maiali e i pony.

L’anno prossimo arriveremo a 25 capre adulte ma il mio obiettivo, più che aumentare il numero di capi, è migliorare la qualità delle mie capre. Preferisco avere meno capre ma produttive. La nostra stalla non è grande, quindi non voglio stipare 40 capre in uno spazio ristretto, è giusto che abbiano agio per vivere serenamente. Il benessere animale è un aspetto a cui do molta importanza. A causa dell’assenza di alberi (il vecchio proprietario non li voleva perché rallentano le operazioni per la raccolta del fieno) abbiamo un pascolo molto soleggiato e questo spinge le capre a voler trascorrere gran parte della giornata in stalla.

Quali prodotti ottenete dall’allevamento?

Produciamo principalmente formaggi di capra e salumi di maiale, per ora le vitelle sono ancora piccole e quindi non contribuiscono alla produzione di formaggi.

Come formaggi freschi abbiamo le croste fiorite, i caprini e le robiole; facciamo yogurt bianco a cui aggiungiamo del miele prodotto da un ragazzo di Trezzo sull’Adda che ha le arnie a Zogno. Per ora come gusti abbiamo millefiori, castagno e due tipologie di millefiori aromatizzati, uno con infuso al lampone e uno alla camomilla.

Poi produciamo formaggi stagionati come formaggelle, stracchini, caciotte, tomini e formaggi a crosta lavata, sia a pasta molle sia a pasta dura. Ho anche iniziato a produrre le forme da 12 chili che saranno pronte tra 4 mesi.

Tra questi formaggi, qual è il prodotto di punta dell’azienda secondo te?

Direi i freschi, robiole e caprini. Vanno tanto anche le formaggelle, sono un prodotto che mette d’accordo tutti. Da fresche, quindi con una stagionatura di due settimane/un mese, sono apprezzate anche da chi non ama il sapore del latte di capra, invece andando a una stagionatura di due/tre mesi assumono un sapore più intenso.

Se dovessi dare un consiglio su come utilizzare i tuoi prodotti in cucina, quale ricetta suggeriresti?

Le formaggelle vanno bene per i taglieri di formaggi ma in cucina sono un prodotto che difficilmente utilizzo, se non come formaggio grattugiato quando hanno raggiunto una buona stagionatura.

In cucina utilizzo tanto i caprini, ad esempio per fare delle cheesecake.

Capita infatti che mi ritrovi con dei caprini di due settimane che, pur avendo una vita di tre settimane, non posso più mettere in commercio. Per evitare sprechi, creo una base di biscotti, mischio i miei caprini con del cioccolato in scaglie e creo una cheesecake che decoro con frutta fresca.

Parlando di sprechi e sostenibilità, come ti poni nei confronti di questi temi sempre più importanti al giorno d’oggi?

Come prima cosa cerco di fare una produzione mirata, secondo le esigenze di vendita che ho al momento per evitare di avere eccessi di produzione.

Nella produzione dei formaggi freschi evito di riscaldare il latte; subito dopo la mungitura, quando il latte è ancora a 30°C, aggiungo il fermento e il giorno dopo faccio i formaggi.  

In caseificio, inoltre, ho la caldaia polivalente solo elettrica in modo da non dover usare gas metano.

Visto che in azienda usiamo solo corrente stiamo cercando di mettere i pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda l’acqua non siamo collegati all’acquedotto, quella che ci serve in casa la ricaviamo direttamente dalla sorgente mentre l’acqua che utilizziamo per gli animali e per il caseificio raccogliamo l’acqua piovana all’interno di cisterne e ovviamente ne controlliamo l’utilizzo.

Nel tempo mi piacerebbe riuscire a trovare dei packaging più sostenibili per i prodotti, magari in carta, ma soprattutto per i freschi e per gli yogurt l’imballo in carta va a diminuire drasticamente la vita del prodotto.

Che consiglio dareste a dei ragazzi che vogliono intraprendere lo stesso percorso?

Di buttarsi e scegliere la cosa migliore per loro in base al budget che hanno a disposizione.

Anche noi siamo partiti pensando in grande ma ci siamo resi conto che per iniziare dovevamo fare un passo indietro. Una volta capito cosa si ha e cosa si può avere le cose vengono da sé, se ci si impegna piano piano gli obiettivi si raggiungono.

È possibile venire a farvi visita in azienda?

Assolutamente sì. Per chi lo desidera organizziamo, su prenotazione, delle visite in azienda in cui è possibile vivere per qualche ora come un allevatore. Accompagniamo i nostri ospiti a dare da mangiare agli animali e li portiamo a mungere le capre. Poi li invitiamo a godersi la serata nei nostri campi con delle box degustazione contenenti formaggi e salumi di nostra produzione.

Grazie Elisa per questa piacevole chiacchierata, un grande in bocca al lupo per il futuro. Ci vediamo presto in azienda per vivere l’esperienza di degustazione.

Grazie a voi, vi aspettiamo!

 

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