L’evoluzione delle filiere, i cambiamenti e le tendenze del mercato, gli effetti del conflitto Russia-Ucraina, il tema dell’inflazione, le opportunità legate al credito, la visione rispetto al futuro dell’agricoltura. Di questo – e molto altro – si è parlato nel convegno intitolato “Evoluzione delle filiere in un mercato che cambia”, proposto da Coldiretti Cremona a Grumello Cremonese, venerdì 22 aprile nell’ambito della Fiera Regionale Agricola di Primavera. Tanti Soci si sono dati appuntamento nella sala conferenze di Cascina Castello, per condividere una serata particolarmente interessante e dinamica.
Temi e relatori
I relatori che, ciascuno per la propria parte, hanno saputo offrire una lettura attenta e approfondita delle difficoltà, opportunità e sfide con cui la nostra agricoltura si sta misurando.
La serata si è aperta con l’analisi offerta da Angelo Rossi, Fondatore di CLAL e dai suoi collaboratori, che hanno proposto alla platea una disanima di numeri, tendenze, produzione, prezzi e consumi relativi alle principali filiere dell’agricoltura lombarda, soffermandosi in particolare sulle filiere del latte e dei cereali.
Giuliano Noci, Prorettore del Polo territoriale del Politecnico di Milano, ha spaziato nel suo intervento dalle sfide del mercato (la strategicità di avere in mano dei prodotti differenziali, la necessità di renderli tali nel percepito del mercato) alle vicende geopolitiche (toccando i temi della fame di energia, della crescita esponenziale dei costi di produzione, dell’approccio al tema delle migrazioni in relazione alla necessità di manodopera in agricoltura), dall’approccio alla crisi (che è anche opportunità di scindere tra ciò che rappresenta una zavorra, di cui liberarsi, e ciò che diventa occasione di crescita) alla necessità di trasformare le risorse messe in campo dal PNNR in innovazione reale, utile, proficua. Noci, che ha dato vita ad un dialogo sferzante e interessante con gli altri relatori, ha concluso il suo intervento con quello che egli stesso ha definito un “accorato appello al tema delle competenze”.
E’ seguito l’intervento di Tiziano Freccia, Direttore vendite di Casalasco Società Agricola Spa. Nella sua relazione ha sottolineato il percorso, coraggioso e vincente, del Consorzio Casalasco del pomodoro, dalla nascita nel 1977 a Rivarolo del Re, come cooperativa che faceva incontrare e riuniva, in un’unica realtà, tutti i produttori di pomodoro del territorio, all’acquisizione di grandi marchi (come Pomì e De Rica), per approdare alla sfida di Casalasco Società Agricola S.p.A. (che conta 560 aziende conferenti e 7mila ettari dedicati a pomodoro, e rappresenta la prima filiera agro-industriale in Italia e in Europa).
Nel suo intervento, Freccia ha affrontato anche il tema delle vendite dirette al consumatore. Ha parlato della ripartizione ed evoluzione dei canali distributivi, del nodo delle materie prime, delle previsioni, e reazioni dei consumatori, in tema di inflazione.
Al relatore Fabrizio Failli, Responsabile garanzia e finanza di ISMEA, è stato quindi affidato il compito di illustrare il ruolo finanziario di Ismea, evidenziano in particolare le opportunità che si aprono per le aziende giovani e per le aziende al femminile, in quella che è stata definita “la fase 2, la fase post-Covid”, quella in cui l’accesso al credito non deve rappresentare la mera risposta alla necessità di “tamponare le crisi di liquidità”, ma deve piuttosto trasformarsi in un volano per lo sviluppo e l’innovazione delle imprese agricole.
Intervento dell'Assessore regionale all'agricoltura
Applaudito e ricco di spunti è stato l’intervento di Fabio Rolfi, Assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia. Rolfi ha esordito parlando di Pac e Psr, soffermandosi sulla necessità “di difendere le risorse messe sui comparti che interessano la nostra agricoltura, a partire da quello zootecnico”. Ha parlato dei piani di settore, ha accennato agli interventi messi in campo in aiuto delle aziende agricole negli anni segnati dal Covid. E’ quindi approdato al tema della battaglia sul digestato. “Le nostre istanze sono state recepite nell’ultimo decreto. Il digestato diventerà finalmente un fertilizzante. L’alternativa in casa, anche green, all’urea” ha evidenziato, ripercorrendo il lungo e complesso percorso che ha condotto a questo risultato. Con l’assessore si è proseguito parlando del rapporto agricoltura-ambiente e della sostenibilità ambientale, senza tacere i pericoli legati a una visione ideologica, non scientifica, rispetto a questi temi.
In tema, l’Assessore ha portato un esempio particolarmente significativo: la recente proposta della Commissione europea che allarga il campo di applicazione della norme sulle emissioni industriali ad allevamenti molto più piccoli di quelli già previsti per l'allevamento suino e avicolo e inserisce anche l'allevamento bovino. Una proposta fermamente contestata da Coldiretti, dal momento che estende una serie di pesanti oneri burocratici a quasi tutti gli allevamenti dei settori suinicolo, avicolo e bovino, considerati alla stregua di stabilimenti industriali. Un provvedimento – come denunciato da Coldiretti e ribadito dall’Assessore Rolfi – che in Italia spingerebbe alla chiusura migliaia di allevamenti, che si trovano già in una situazione drammatica per l’insostenibile aumento di costi di mangimi ed energia provocati dalla guerra.
Ritorno agli incontri in presenza
Moderato dal Direttore di Coldiretti Cremona Paola Bono, il convegno ha incassato il plauso dal Sindaco di Grumello Cremonese Maria Maddalena Visigalli (che ha sottolineato la vivacità, e vitalità, dei temi proposti e del dialogo messo in campo tra i relatori) e della Presidente della Fiera Maria Vittoria Berselli, che ha aperto la serata dando voce alla soddisfazione – condivisa dai numerosi agricoltori raccolti in sala – nel poter tornare agli incontri in presenza.