Giovanni Bellei, delegato di Giovani Impresa Coldiretti Lombardia, entra a far parte del nuovo esecutivo nazionale dei giovani di Coldiretti. Lo comunica la Coldiretti regionale in occasione dell’assemblea a Palazzo Rospigliosi a Roma, durante la quale il calabrese Enrico Parisi è stato eletto nuovo leader dei giovani imprenditori agricoli italiani.
“Oggi è una giornata speciale – commenta Giovanni Bellei – Entro nel nuovo esecutivo nazionale di Giovani Impresa Coldiretti con grande orgoglio e responsabilità. Ci aspettano anni di grande lavoro in cui non farò mai mancare il mio contributo e il mio sostegno al nuovo delegato nazionale e a tutta la squadra dei giovani Coldiretti”.
Il nuovo delegato nazionale Enrico Parisi ha trent’anni – spiega la Coldiretti Lombardia – Calabrese di Corigliano-Rossano (Cosenza), ha una laurea alla Bocconi di Milano in economia aziendale e management e un titolo di Cavaliere della Repubblica, conferito 'motu proprio' dal Presidente Mattarella “per il suo appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica”.
Parisi, infatti, dopo essersi laureato e aver fatto un’esperienza in Brasile con la Camera di Commercio di Rio de Janeiro – sottolinea la Coldiretti -, nel 2016 ha scelto di ritornare nella sua Calabria dove produce olio biologico “Dop Bruzio Colline Ioniche Presilane” e Igp Olio di Calabria. All’interno della sua azienda ha inoltre creato il primo orto sociale di Corigliano Rossano dove piante di pomodori e peperoni vengono utilizzate come strumento di “pedagogia agricola” per persone disabili, in collaborazione con una cooperativa.
“Uno dei primi obiettivi – ha spiegato il neo delegato nazionale dei giovani Coldiretti Enrico Parisi - sarà quello di creare delle relazioni importanti con le altre organizzazioni di giovani agricoltori a partire da quelle dei Paesi in via di sviluppo, come l’Africa e il Sudamerica. Pensiamo, ad esempio, a un Erasmus plus che dia la possibilità di vivere esperienze aziendali nelle campagne di altre nazioni e consenta di confrontare i diversi sistemi produttivi”. “Ma lo stesso discorso deve valere – ha concluso Parisi - anche a livello Ue dove troppo spesso le divergenze su temi importanti rischiano di affossare la crescita di un vero sentimento europeo. E anche in sede nazionale lavoreremo per creare cooperazione tra le diverse regioni nella convinzione che ognuno possa dare il suo contributo alla crescita del Made in Italy a tavola, il vero tesoro di questo Paese”.