COMO-LECCO – L’incendio sviluppatosi in Valle Intelvi sulla Sighignola è solo l’ultimo di una serie di roghi che sta flagellando la Lombardia da inizio anno. Un territorio che brucia in pieno inverno: da inizio anno si sono registrate decine di roghi, 15 solo nel periodo tra il 28 gennaio e il primo febbraio per una media di 3 incendi ogni 24 ore, considerando sia gli episodi rilevanti sia quelli più circoscritti. E il bilancio non accenna a diminuire.
Gli incendi hanno coinvolto boschi e pascoli principalmente il nord Lombardia, dalle province di Varese, Como e Sondrio a quelle di Brescia e Bergamo: “Una situazione favorita dall’assenza di piogge e vento forte sui nostri territori, che ha spinto nei giorni scorsi Regione Lombardia a innalzare il livello di allerta ed emettere il periodo di alto rischio di incendio boschivo” commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi.
Nel 2021 – spiega la Coldiretti – l’Italia ha visto oltre 150mila ettari di territorio da nord a sud del Paese inceneriti da 659 tempeste di fuoco contro una media storica (fra il 2008 e il 2021) di 234 ogni anno. Ogni rogo – evidenzia la Coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate, per lo spegnimento e la bonifica, e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni.
Una dramma che l’Italia è costretta ad affrontare – evidenzia Coldiretti – perché se da una parte 6 incendi su 10 sono di origine dolosa con i piromani in azione, dall’altra per effetto della chiusura delle aziende agricole, la maggioranza dei boschi nazionali si trova senza sorveglianza per l’assenza di un agricoltore che possa gestirli, in un Paese come l’Italia dove più di un terzo della superficie, per un totale di 11,4 milioni di ettari, è coperta da boschi. In Lombardia – afferma Coldiretti Como Lecco su dati Ersaf – la superfice forestale è di 620 mila ettari, pari a un quarto del territorio.
Per difendere il bosco italiano – continua la Coldiretti – occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali. “Peraltro – conclude Trezzi - i roghi che devastano le foreste hanno anche l’effetto di aumentare il deficit commerciale nel settore del legno, dove l’industria italiana è la prima in Europa ma importa dall’estero più dell’80% del legname necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento, per un importo di 4,8 miliardi nel 2021 (+34,5%) secondo le proiezioni di Coldiretti su dati Istat”.