10 Aprile 2020
Lecco, ladri seriali di uova e galline in azione…
COMO-LECCO – La notizia ha già fatto il giro del web: ladri d’altri tempi (che possiamo definire “seriali”, dato che sono tornati più volte a colpire) hanno colpito sulla sponda orientale del Lario, sottraendo uova e galline dal pollaio di un’azienda agricola. Notizia d’altri tempi, quasi da romanticismo giornalistico, se non fosse per il fatto che questi fenomeni si stanno moltiplicando in tutta Italia e, in molti casi, si collega a un più complesso fenomeno di allarme sociale: si ruba il cibo direttamente in cascina, e lo testimoniano i colpi “a tema” a ridosso della Pasqua: dagli agnelli alle galline con le loro uova.
“Furti che si moltiplicano nelle campagne deserte per le limitazioni agli spostamenti della popolazione in queste settimane di emergenza” conferma il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi. I dati sono confermati da un monitoraggio della Coldiretti: in alcuni casi, si è pure provveduto ad assicurare alla giustizia i responsabili, come in un’operazione condotta a Foggia che ha portato, a pochi giorni dalla Pasqua, all’arresto di cittadini senza fissa dimora per il furto di una pecora e di materiale agricolo.
Quanto accaduto a Mandello è riassunto da Giulia Bertarini, titolare dell’impresa agricola: “La nostra azienda è situata sul Sentiero del Viandante (che costeggia il lato orientale del Lago di Como, da Abbadia Lariana a Colico), piuttosto fuori dal paese: è ovvio che si tratti di un furto congegnato, avvenuto circa 10 giorni fa. Nei giorni precedenti erano sparite delle uova, circa una trentina”. Poi il “colpo”: “10 galline sulle 30 del nostro pollaio. C'era un grosso buco nella rete, sicuramente non sono stati i selvatici, dato non ci sono tracce di aggressione. Peraltro, non si tratta di un furto isolato. Qui in zona, sempre in questi giorni, ne sono state rubate anche a privati. E qualcuno ha avuto anche dei furti di ortaggi nel proprio orto”. L'azienda di Giulia Bertarini produce ortaggi, piccoli frutti, yogurt, con allevamento di animali di bassa corte e con annesso l'agriturismo “La Zia Berta”.
 
Molti dei furti che avvengono in questi giorni sono, come detto, lo specchio di fenomeno che tende ad amplificarsi anche per la situazione di disagio in cui si trova una fetta crescente della popolazione per la mancanza di opportunità di lavoro anche occasionale con le misure restrittive assunte per l’emergenza Covid 19. Non si tratta però sempre di semplici “ladri di polli” poiché spesso si assiste a veri e propri raid capaci di mettere in ginocchio un’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole.
Gli agricoltori – sottolinea la Coldiretti – sono vittime di ogni genere di furti, dagli animali ai prodotti agricoli, dalle attrezzature ai macchinari, come gli ultimi blitz notturni delle bande criminali che si sono verificati nella terra del Primitivo in Puglia per saccheggiare le campagne, portando via barbatelle del prestigioso vitigno e pali per spalliere. Un fenomeno che aggrava la situazione di crisi in cui si trova il settore agricolo e a seguito dell’emergenza coronavirus che un calo delle attività che ha interessato il 37% aziende agricole secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
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