Negli ultimi cinque anni, i ragazzi che hanno scelto di studiare negli istituti di agraria del Lodigiano sono aumentati del 21,4 per cento. E’ quanto risulta da un’indagine della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza resa nota in occasione dell’imminente chiusura dell’anno scolastico.

La crescita nelle iscrizioni – spiega la Coldiretti Interprovinciale – ha interessato sia l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Lodi, sia l’Istituto Tecnico Agrario di Codogno. In particolare, gli studenti che quest’anno hanno frequentato il professionale sono stati oltre 330, con un aumento del 29 per cento rispetto all’anno scolastico 2009/2010. Gli alunni che, invece, hanno seguito le lezioni all’istituto tecnico di Codogno, sono aumentati del 16,9 per cento nell’ultimo quinquennio.

“Il ricambio generazionale è fondamentale in un settore come quello primario, caratterizzato ancora dalla prevalenza di agricoltori over 50 – commenta Alessandro Ubiali, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – I ragazzi stanno ritornando ai lavori della terra non solo per portare avanti l’attività di famiglia, ma anche perché capiscono che questo è un campo che offre grandi prospettive per il futuro. Lo dimostra il fatto che, accanto a chi ha scelto agraria, abbiamo molti esempi di giovani che dopo aver studiato tutt’altro, decidono di investire sull’agricoltura”.

L’ingresso di ragazzi e ragazze – spiega la Coldiretti Interprovinciale – è strategico per lo sviluppo economico del territorio, la creazione di nuove attività e per un approccio innovativo rispetto alla tradizionale attività agricola, soprattutto in un’area come quella lodigiana dove operano oltre 1.400 aziende agricole e dove i settori cardini sono la suinicoltura ( più di 300 mila capi) e la zootecnia (con 46 mila vacche da latte), a cui sommano la tradizionale coltivazione di cereali e foraggio.

Il boom degli istituti agrari che si registra a livello provinciale segue l’andamento regionale dove, secondo un’analisi della Coldiretti Lombardia, da quando è scoppiata la crisi economica sono aumentati di quasi il 30 per cento i ragazzi che hanno scelto di studiare agraria alle superiori.