Mentre l’Istat dice che la disoccupazione ha raggiunto il massimo dal 2004 attestandosi al 9,3 per cento (con punte del 32,6 fra i giovani) nei negozi in cascina il lavoro, almeno un po’, si trova. Secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia, le oltre 1.300 aziende che fanno vendita diretta e hanno aperto i Punti Campagna Amica, dal 2009 a oggi hanno creato almeno mille nuovi posti di lavoro, una media di 250 occupati all’anno, ai quali si aggiungono il titolare e i collaboratori familiari.
“Si tratta – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – della dimostrazione che la Filiera Agricola Italiana di Coldiretti non è un progetto importante solo per le aziende del settore, ma per tutta la società. E’ un’opportunità di sviluppo dell’economia e di reazione alla crisi che sta colpendo il mercato del lavoro in Italia”.
In Lombardia le province dove i Punti Campagna Amica hanno una maggiore presenza di addetti “esterni”, sono Bergamo, Brescia, Sondrio e Pavia. Mentre negli spacci agricoli di Como, Lodi, Varese, Monza, Lecco, Cremona e Mantova prevale il lavoro familiare.
La Filiera Agricola Italiana in Lombardia si compone di 100 farmers’ market, 1.305 spacci agricoli, 13 agrigelaterie e dal 12 aprile 2012 alle ore 15 ci sarà anche l’apertura ufficiale della prima Bottega di Campagna Amica della città di Milano, all’interno di Cascina Cuccagna, edificio rurale del 1600 fra Porta Romana e viale Abruzzi, che sta diventando anche un polo sociale di incontro fra l’area metropolitana e l’agricoltura del territorio.
“Ogni singola realtà – spiega Ettore Prandini della Coldiretti Lombardia – ha la sua storia, ma dalle nostre analisi sui dati degli occupati negli spacci agricoli alla fine, fra titolari, collaboratori famigliari e dipendenti si arriva a una massa di circa tremila persone in Lombardia. In tempi di crisi almeno questa mi sembra una buona notizia”.