6 Luglio 2010
Lombardia, Diecimila prosciutti stranieri in un giorno: al Brennero carico danese per Lecco

Assedio straniero al prosciutto italiano. Oggi al Brennero durante la protesta della Coldiretti sono stati bloccati almeno diversi camion carichi di cosce di maiali pronte a entrare nel nostro Paese e a diventare quello che i consumatori saranno poi portati a scambiare per un prodotto nazionale. A fine giornata sono passati dal valico del Brennero verso l’Italia oltre diecimila prosciutti esteri.

Uno degli ultimi carichi in ordine di tempo è stato quello verificato dalla Guardia di Finanza verso le 17, su un tir in arrivo da Sondeberg, in Danimarca: oltre duecento quintali di cosce diretti, secondo i documenti di viaggio, a un salumificio di Molteno, in provincia di Lecco.

“E’ una zona che non è certo famosa per gli allevamenti di suini – spiega il Direttore della Coldiretti di Como-Lecco Tino Arosio – questi prosciutti arrivati dalla Danimarca sono un’ulteriore dimostrazione del fatto che, come ripetiamo da tempo, esiste anche nel campo della carne suina un problema di eccesso di import che deprime le quotazioni”.

Non per nulla i prezzi riconosciuti ai produttori in questi ultimi mesi hanno oscillato fra l’euro e 10 centesimi e l’euro e 20 centesimi al chilo, valori che non coprono neppure i costi di produzione di un settore che in Lombardia registra oltre 4 milioni di capi (circa il 40 per cento del totale italiano), allevati in particolare nelle province di Brescia, Mantova Cremona, Bergamo e Lodi.

Ieri sera, subito dopo la verifica del camion con i prosciutti danesi, una squadra della Coldiretti è partita alla volta di Molteno (Lecco) e ha mobilitato un’altra task force sul posto per dare il benvenuto al carico straniero all’ingresso del salumificio di destinazione.

“I nostri allevatori fanno di tutto per garantire qualità e sicurezza alimentare alle loro produzioni – afferma Nino Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia – non possiamo certo restare con le mani in mano mentre viene sfruttata la fiducia che i consumatori hanno nel Made in Italy per vendere latte, formaggi, prosciutti, carne, frutta e verdura che con il nostro Paese hanno poco o nulla da spartire”.

MADE IN ITALY: DAL BRENNERO PROSCIUTTI OLANDESI TAGLIO PARMA PER LANGHIRANO

Alla frontiera, anche prosciutti diretti nel territorio cremonese

 
Un carico di circa 1500 prosciutti “taglio Parma” proveniente dall’Olanda e diretto a Langhirano in provincia di Parma è stato scoperto al valico del Brennero durante al mobilitazione di migliaia di allevatori e dei coltivatori della Coldiretti guidata dal Presidente nazionale Sergio Marini. Un altro tir di prosciutti esteri, pronto a varcare la frontiera del Brennero, era diretto nel territorio cremonese.
“Due prosciutti su tre di quelli in vendita in Italia proviene in realtà da maiali allevati all’estero, ma nessuno lo sa perché non è ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materia prima” ha denunciato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di un inganno per i consumatori e di un danno per gli allevatori italiani. Ma gli agricoltori della Coldiretti hanno anche potuto constatare che nonostante i recenti allarmi continua arrivare dalla Germania mozzarella diretta all’Emilia Romagna, Lazio e Veneto. Tra le spiacevoli “sorprese”, oltre quella di un camion carico di pesto con scritte in italiano, ma proveniente dalla Germania, c’è anche quella di un tir, fermato e ispezionato dalle guardie di finanza sotto il pressing degli agricoltori della Coldiretti proveniente dall’Olanda con un carico di circa 100 quintali di lattuga “tipica”. Il camion frigo, diretto al mercato ortofrutticolo di Verona, è stato inseguito dalle auto civetta dagli agricoltori della Coldiretti. Niente di illegale, naturalmente, anche perché l’etichettatura all’origine nell’ortofrutta è obbligatoria e consente di distinguere l’insalata fresca da quella che ha percorso migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole, ma è per lo meno strano che la meta del prodotto sia proprio quella di tre province, Verona Venezia e Rovigo, tra le  più “verdi” d’Italia e, tra l’altro – continua la Coldiretti -  patria della pregiata “insalata di Lusia” Igp. Da segnalare infine i fiumi di latte, in buona parte di provenienza tedesca, contenuti in autocisterne dirette in molte regioni italiane, dalla Lombardia all’Emilia-Romagna dove si produce – conclude la Coldiretti - la grande maggioranza del latte italiano.
 


Il Presidente Nazionale Sergio Marini indica un carico di prosciutti olandesi

Fabio Bonaccorso   comunicazione.lombardia@coldiretti.it  347/0599454

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