L’80 per cento delle imprenditrici agricole lombarde usa regolarmente un computer nell’attività quotidiana, il 30 per cento ha uno smartphone, una quota di circa il 5 per cento sta sperimentando il tablet, mentre il telefono cellulare è ormai uno strumento usato da tutte le donne di ogni fascia d’età. I dati emergono da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia in occasione del prossimo forum internazionale “Women&Technologies 2008-2015” che si terrà domani a Milano in via Meravigli 9 e che sarà focalizzato su uno dei temi del prossimo EXPO 2015: la nutrizione.
Verrà anche assegnato il premio “Le Tecnovisionarie® 2012” alle donne che si sono distinte nella ricerca e nell’innovazione nel settore alimentare. “La diffusione massiccia delle tecnologie informatiche nelle aziende agricole è iniziata una decina di anni fa e ha cambiato il nostro lavoro ma soprattutto la nostra gestione del tempo – spiega Pina Alagia, presidente delle imprenditrici agricole lombarde della Coldiretti -. Oggi con un semplice smartphone è possibile seguire in tempo reale gli ordini dei clienti, essere in contatto con la famiglia e tenersi aggiornate. La tecnologia permette di potenziare quel tratto culturale tipicamente femminile di saper organizzare più cose contemporaneamente”.
Le imprese agricole femminili in Lombardia sono 11.381 e rappresentano quasi il 23 per cento del totale delle oltre 50 mila aziende agricole lombarde – spiega la Coldiretti regionale su dati della Camera di commercio di Milano – Le province con maggior densità “rosa” sono Brescia che con 2.328 aziende, Pavia con 1.791 imprese e Mantova con 1.620 attività. A seguire: Bergamo (1.321), Sondrio (1.143), Milano (769), Cremona (730), Como (558), Varese (402), Lecco (321), Lodi (217) e Monza e Brianza (181). L’attività più rappresentata è la coltivazione di cereali (44,3%), l’allevamento di bestiame (20,8% del totale) e la produzione di uva (9,7%). Forte presenza femminile anche negli agriturismi e nelle fattorie didattiche.