Superano i 3 milioni di euro i danni della grandine portata dall’anticiclone Circe sui vigneti dell’Oltrepo Pavese e si aggiungono a quelli di pari importo già indicati in zona per strutture, capannoni, auto e alberi abbattuti. La stima viene dalla Coldiretti Lombardia e da quella di Pavia sulla base delle rilevazioni effettuate questa mattina nelle aree di Zenevredo, Montù Beccaria, Stradella, Canneto, Rovescala e San Damiano, dove sabato scorso la tempesta di “biglie di ghiaccio” ha distrutto fra il 60 e il 100 per cento del raccolto, compromettendo anche la capacità produttiva per il prossimo anno, in particolare per le uve Pinot e Bonarda.
“Si tratta di un colpo pesantissimo a una delle principali zone vitivinicole della nostra regione – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – e si aggiunge alla devastazione già causata dalla grandine la scorsa settimana sui meleti e sui vigneti della Valtellina”. Negli ultimi dieci giorni – stima la Coldiretti Lombardia – il maltempo ha causato danni per oltre 9 milioni di euro su tutto il territorio regionale alle colture e alle strutture. Sabato il bombardamento di ghiaccio si è abbattuto anche sulla la fascia di territorio a sud di Milano, compresa fra San Giuliano e Melegnano, dove si trovano diverse coltivazioni di mais: le aree più danneggiate – valuta la Coldiretti Lombardia – rischiano di perdere fino al 10 per cento del raccolto di trinciato.
La grandinata non ha risparmiato neppure le zone piemontesi a ridosso della Lombardia, fra Alessandria e Tortona, causando la perdita del 90 per cento dei vigneti di Barbera e Timorasso. Ma questa estate pazza – ricorda la Coldiretti Lombardia – ha creato problemi anche ai pomodori da industria dove nell’area fra Cremona e Mantova si stima un calo del 20 per cento delle rese a causa del caldo torrido delle scorse settimane.