Donne protagoniste dell’agricoltura lombarda. Secondo gli ultimi dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano, le imprese femminili sono 11.381. In pratica circa il 23 per cento delle aziende agricole è guidato da una donna, come titolare o come socio – spiega la Coldiretti Lombardia – contro un livello medio regionale riferito a tutti i settori che resta sotto il 21 per cento.
Le province “più rosa” dal punto di vista agricolo sono: Sondrio (40,9 per cento), Lecco (28,6 per cento), Como (26,8 per cento), Bergamo (25,6 per cento), Varese (25,2 per cento) e Pavia (24,6 per cento). A seguire: Brescia (21,4 per cento), Milano (21,1 per cento), Mantova (19 per cento), Monza Brianza (18,8 per cento), Lodi (15,1 per cento) e Cremona (16,5 per cento).
“Il ruolo delle donne in agricoltura ha acquisito sempre maggior peso – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – una volta collaboravano alla gestione delle aziende, mentre oggi sono protagoniste grazie anche alle nuove attività nate con la legge sulla multifunzionalità in agricoltura e con le iniziative di Coldiretti per la Filiera Agricola Italiana. Le donne sono infatti molto attive nel settore vitivinicolo, nelle vendite dirette, nelle Botteghe di Campagna Amica e negli agriturismi”.
L’ultima iniziativa agricola femminile in ordine di tempo debutterà giovedì prossimo alle ore 15 durante l’inaugurazione della prima Bottega di Campagna Amica a Milano, durante la quale sarà presentata la “Pasta delle Donne”: tagliatelle e caserecce all’uovo con farine di grano monococco e di grano “Senatore Cappelli” (il primo a basso contenuto di glutine e il secondo ad alto contenuto proteico) coltivati fra Bergamo, Cremona, Milano e Pavia.
“Dal campo alla tavola è un prodotto tutto femminile – spiega Pina Alagia, responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa – le aziende agricole coinvolte sono guidate da donne, i mulini per la farina sono interni alle stesse aziende, e il laboratorio di Carugate che produce la pasta è gestito da due donne. Questa filiera in rosa garantisce il lavoro a oltre dieci persone”