“E’ un accordo importante che arriva in un momento di incertezza della situazione economica generale e rappresenta sicuramente un fattore positivo e un segnale di continuità e di prospettiva per gli allevamenti” così Ettore Prandini, vice presidente regionale della Coldiretti Lombardia e presidente della Coldiretti Brescia commenta l’intesa sul prezzo del latte siglato ieri con Italatte (una delle principali industrie del settore) che durerà fino a marzo 2012 con quotazioni in crescita che toccheranno i 40,7 centesimi al litro.
“Almeno per 6 mesi ci sarà un po’ di sicurezza per le nostre aziende – spiega Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza – inoltre il trend in crescita del prezzo ci offre una prospettiva di speranza anche per il futuro, sia per le aziende che per la giusta valorizzazione del latte italiano”.
Wilma Pirola, dell’azienda agricola Pirola e Pasetti di Landriano a Pavia dice: “Speravamo in qualcosa di più ma grazie alla discesa dei prezzi delle materie prime di questi ultimi tempi i livelli ottenuti possono consentire, soprattutto alla aziende che puntano molto sulla qualità, di stare sul mercato. L’aver voltato pagina è di per sé un successo e mette le basi per la trattativa futura”.
Mario Facchinetti, vicepresidente Coldiretti Bergamo e allevatore di Brignano Gera D’Adda (BG) commenta: “Puntavamo ad avere un prezzo più alto, ma vista la situazione di grave crisi generale possiamo ritenerci soddisfatti. L’accordo rappresenta comunque un passo in avanti, speriamo di riuscire a spuntare qualcosa in più con la prossima trattativa”. La Lombardia, che nei suoi allevamenti ospita oltre 500 mila vacche da latte, munge 4 milioni di tonnellate (il 40 per cento circa di tutto il latte italiano) con un valore alla produzione di circa un miliardo e 467 milioni di euro.