Quasi 30 milioni di euro. E’ questa la conta dei danni del maltempo che fra maggio e giugno ha colpito la Lombardia e in particolare le province di Milano, Mantova, Cremona. Oggi la Regione ha approvato la richiesta di stato di calamità naturale anche per le ultime bufere di pioggia che hanno sferzato il Cremonese il 15 e il 16 giugno, (220 millimetri di acqua in 6 ore) e il Mantovano fra il 14 e il 21 giugno, infierendo sul sistema irriguo e le aree agricole. Problemi che si sono sommati a quelli già pesanti causati dalle precipitazioni di maggio.
Anche altre realtà come Brescia e Bergamo sono finite sotto la scure del maltempo – spiega la Coldiretti Lombardia – e in generale oltre ai danni contingenti c’è da tenere conto delle future perdite di produzione legate sia all’allagamento dei terreni che alla minore resa delle colture affogate prima dalle piogge e poi stressate dal caldo. Come è avvenuto per esempio, per pomodori e meloni, ma che non ha risparmiato, ad esempio le pere del Mantovano. I cali stimati, a seconda delle situazioni, oscillano fra il 20 e il 30 per cento.
“Quest’anno le condizioni meteo sono state particolarmente instabili – commenta Eugenio Torchio, Direttore della Coldiretti Lombardia – e i forti sbalzi termici e di precipitazioni che abbiamo avuto nella nostra regione e in buona parte del nord Italia hanno pesato non poco sull’attività delle aziende agricole. Ci auguriamo che il riconoscimento dello stato di calamità porti a un sostegno concreto di fronte a questa situazione oggettivamente fuori dal consueto”.
Secondo le rilevazioni del Pirellone i comuni cremonesi coinvolti dalle piogge di maggio e giugno sono stati: Bonemerse, Ca' D'Andrea, Castelverde, Corte de' Frati, Cremona, Gadesco, Pieve Delmona, Malagnino, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pieve d'Olmi, Pozzaglio, Robecco d'Oglio, San Daniele Po, Sesto Cremonese, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo e Vescovato, Annicco, Ca’ Andrea, Calvatone, Casalbuttano, Casalmaggiore, Casteldidone, Cella dati, Cingia De Botti, Corte De Cortesi con Cignone, Derovere, Drizzona, Grontardo, Gussola, Isola Dovarese, Malagnino, Martignana di Po, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio, Rivarolo del Re, San Martino del Lago, Sesto, Solarolo Rainerio, Tornata, Torre De Picenardi e Voltido.
Nel Mantovano: Gonzaga, Pegognaga, San Benedetto Po, Quistello, Quingentole, Villa Poma, Schivenoglia, Carbonara Po, Borgofranco Po, Pieve di Coriano, Revere, Sermide, Magnacavallo, San Benedetto Po, Commessaggio, Gazzuolo, Sabbioneta, san Martino dell’Argine e Viadana.
In provincia di Milano: Cassano d’Adda, Colturano, Mediglia, Paullo, Tribiano e Vizzolo Predabissi.
Una volta che il Ministero delle Politiche agricole avrà riconosciuto lo stato di calamità, attraverso la Gazzetta Ufficiale, ci saranno 45 giorni di tempo per presentare le domande per ottenere i contributi previsti.
(29/07/2010)
Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454