Spallata del maltempo sulla Lombardia. Colpita in particolare la zona occidentale dell’Oltrepò Pavese, dove – spiegano la Coldiretti provinciale - sono ancora in corso sopralluoghi per verificare il rischio frane e smottamenti e si registrano i primi danni alle ai terreni agricoli sommersi da quasi 50 millimetri di pioggia in poche ore. Mentre il Po – secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia - tra sabato e lunedì il livello del fiume al Ponte della Becca è cresciuto di 0,93 m. Per effetto delle intese piogge negli ultimi 7 giorni, il livello idrometrico del fiume è salito di quasi tre metri: lunedì 13 gennaio infatti il Po era a -1,8 metri sullo zero idrometrico; questa mattina, invece, il livello era salito fino a 1,06 metri.
Tra i territori più colpiti dalle frane nel Pavese figurano la Valle Staffora e la Val Curone. Nel comunale di Cecima uno smottamento ha invaso l’ex statale del Penice: traffico automobilistico interrotto e deviato verso Pontenizza (direzione Voghera) e verso San Desiderio (direzione Varzi). Un’altra frana ha danneggiato la strada provinciale che collega Godiasco alla zona di Montesegale e la frazione di Rocca Susella, dove c’è uno smottamento anche nella zona di San Zaccaria.
Critica anche la situazione del traffico nell’area di ancora interrotta la strada che conduce da Voghera a Torrazza Coste. Fossati tracimati anche nella zona di Genestrello. Da Montebello a Lungavilla – spiega la Coldiretti - diversi terreni sono sommersi dall’acqua. Problemi non solo in Oltrepò, ma anche nel Pavese e in Lomellina dove il grano seminato in autunno è stato sommerso dai quasi 50 millimetri di pioggia.
Preoccupa anche il livello del fiume Agogna – aggiunge la Coldiretti - che già all’inizio di dicembre aveva rotto gli argini e causato danni all’agricoltura. Intanto la superficie agricola in Lombardia è scesa sotto la soglia del milione di ettari, mentre in provincia di Pavia si è registrato un incremento degli eventi franosi pari al 37% negli ultimi sei anni.