Meglio tardi che mai. “La decisione del Consorzio del Parmigiano Reggiano di procedere contro chi ha danneggiato l’immagine del Consorzio – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – è quantomeno opportuna e possiamo dire che rappresenta un primo successo di Coldiretti a tutela degli allevatori, dei consumatori e dello stesso prodotto che è un tesoro del nostro Made in Italy. In tutta questa storia, noi stiamo dalla parte dei produttori. Mentre altri che attaccano noi invece di chiedere chiarezza, come ad esempio Confagricoltura, da che parte stanno?”.
Il Consorzio – spiega la Coldiretti Lombardia – si muove dopo l’arresto del direttore Deserti per vicende che la magistratura chiarirà e dopo l’ammissione del Presidente del Consorzio Alai di essere stato presidente della cooperativa Itaca, che attraverso vari intrecci azionari, possiede a sua volta quote della società ungherese Magyar che produce simil parmigiano e che fa concorrenza sleale al vero prodotto italiano ottenuto dal latte delle nostre stalle, comprese quelle della provincia di Mantova.
“Adesso – aggiunge Prandini – il consiglio di amministrazione del Consorzio ha annunciato di voler applicare le tutele di legge nei confronti di quanti ne hanno leso e ne ledono l’onorabilità e l’immagine. Quindi immagino che ci sarà un’azione forte contro chi sostiene la produzione di simil parmigiano e contro tutti coloro che, giocando sull’equivoco, cercano di far passare per italiani formaggi fatti all’estero. Finalmente. Un’azione di grande respiro per la tutela delle aziende italiane che ogni anno vengono derubate di 60 miliardi di euro a causa dei falsi Made in Italy. Allora qualcosa si muove. Oppure no. Oppure abbiamo capito male. Nel frattempo non resta che attendere l’azione della magistratura su tutta la vicenda che riguarda il Consorzio”.