Coldiretti Lombardia, insieme alle altre organizzazioni agricole, giudica del tutto insoddisfacente la proposta formulata da Italatte e da altri gruppi industriali ai propri conferenti di retribuire il latte consegnato nel mese di maggio con un importo di 0,40 €/litro in continuità con l'accordo precedentemente sottoscritto in scadenza lo scorso 30 aprile.
Una proposta che, nelle valutazione delle Organizzazioni, non tiene in alcun conto gli ulteriori aumenti dei costi di produzione a cui gli allevatori sono stati esposti in questi ultimi mesi e che, proprio in conseguenza di tali aumenti, non è in grado di retribuire adeguatamente le nostre aziende che, nonostante le condizioni contingenti, continuano a fornire alle industrie di trasformazione un prodotto di elevata qualità e di assoluta garanzia su un piano sanitario.
Un'offerta che, inoltre, non tiene in considerazione neppure l'andamento del mercato lattiero-caseario internazionale, in cui, in particolare, le quotazioni del burro e delle polveri di latte si mantengono su livelli elevati, tali da consentire una miglior retribuzione dalla materia prima.
Aldilà delle circostanze contingenti, la Coldiretti e le altre organizzazioni esprimono le proprie perplessità sulla rispondenza degli attuali contratti di fornitura che legano gli allevatori alle ditte acquirenti ai dettami del 'Pacchetto Latte' approvato in sede comunitaria.
Infine le Organizzazioni, loro malgrado, sono costrette a rilevare, in un contesto così delicato, la difficoltà di Assolatte a rappresentare gli interessi dell’intero comparto della trasformazione lattiero-casearia, di cui Italatte è una componente rilevante.