Stallo per la trattativa sul prezzo del latte. Nell’incontro che si è tenuto oggi con le industrie di trasformazione – spiega la Coldiretti Lombardia – non è stato trovato un punto di incontro fra le parti, nonostante i segnali vadano verso una valorizzazione del prodotto alla stalla. Tutto il mercato è in forte rialzo sia a livello europeo che mondiale.
“c’è richiesta di prodotto – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - e c’è la previsione che ne servirà di più per soddisfare le esigenze dell’industria di trasformazione. Tutti gli indicatori disegnano una spinta rialzista su tutto il settore, dal latte ai suoi derivati come burro, polvere di latte e formaggi, anche perché il trend produttivo delle stalle lombarde sta rispettando rigidamente i limiti europei fissati per l’Italia. Proprio in virtù della tendenza del mercato sia a livello nazionale che internazionale, invitiamo tutti gli allevatori a non sottoscrivere accordi che non siano in linea con quotazioni che diano il giusto valore al prodotto e al lavoro delle nostre stalle, anche in riferimento ai nuovi obblighi previsti dell’articolo 62 sui prezzi dei prodotti agricoli”.
Intanto le quotazioni del latte “spot” (quello commercializzato al di fuori dei normali contratti di fornitura) sono in rialzo: oggi a Lodi, piazza di riferimento insieme a Verona ha raggiunto 43,30 centesimi al litro, con una media di 42,79 centesimi al litro, in aumento del 33,33 per cento rispetto al 2012. E’ un altro indicatore importante per la Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – che da sola produce il 40 per cento delle 10 milioni e mezzo di tonnellate munte ogni anno in Italia.