Stalle e cascine scoperchiate, spianato il mais non ancora raccolto, danni al riso ormai maturo e campi allagati. E’ questo il primo bilancio dell’ultima ondata di maltempo che ha colpito diverse zone della Lombardia. Lo rende noto la Coldiretti regionale mentre i tecnici sul territorio sono al lavoro per raccogliere le segnalazioni degli agricoltori.
Nelle scorse ore – precisa Coldiretti Lombardia – trombe d’aria e grandine hanno flagellato alcuni comuni delle province di Pavia, Lodi, Cremona e Brescia. In particolare in base a quanto emerso finora nel Pavese a essere colpita è stata la zona tra Marzano e Roncaro con alberi abbattuti, danni ad alcune abitazioni e su mais e riso. Nel Lodigiano, invece, le raffiche di vento hanno divelto le coperture di alcune aziende agricole; situazione analoga a Soresina nel Cremonese mentre nella Bassa Bresciana i danni si concentrano nel comune di Pontevico con mais allettato e tetti sollevati. Infine, nel Varesotto, si registrano campi allagati e smottamenti, e a Parabiago, nel Milanese, coltivazioni di soia sono state sommerse dall’acqua.
L’estate 2021 – evidenzia la Coldiretti - si chiude in Italia con quasi 1300 nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e tempeste di fulmini in aumento del 58% rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne. Si tratta di una media di più di 14 eventi estremi al giorno lungo tutta la Penisola dove si sentono gli effetti della tropicalizzazione del clima confermata dalla tendenza all’aumento della temperatura con l’estate 2021 che si classifica dal punto di vista climatologico come la sesta più calda dal 1800 con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.
L’effetto dei cambiamenti climatici ha fatto perdere tra siccità e alluvioni – sottolinea la Coldiretti – quasi 2 miliardi di euro all’agricoltura italiana nel 2021, tra tagli della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici – conclude Coldiretti – servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia.