Anche sul territorio mantovano è partita l’iniziativa di Coldiretti, scesa in campo chiamando a raccolta i rappresentanti delle istituzioni, dell’economia, del tessuto sociale ad esprimersi a tutela del vero “made in Italy”. E’ essenziale che le Istituzioni locali partecipino e sostengano la nostra mobilitazione, e a tal proposito sono stati coinvolti tutti i comuni della provincia e la provincia stessa per una proposta di Ordine del Giorno a favore del Made in Italy.

Abbiamo proposto all’Amministrazione Provinciale e alle Amministrazioni Comunali di inserire nell’ordine del giorno della prima Giunta o del primo Consiglio Comunale utile, un punto relativo alla discussione e alla condivisione di questa fondamentale azione a tutela del vero “Made in Italy”; da parte dei Sindaci stanno arrivando le prime attestazioni di stima e di apprezzamento per la battaglia che Coldiretti ha intrapreso su tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo è quello di far approvare una delibera che dia pieno supporto alla nostra azione – afferma Paolo Carra presidente della Coldiretti virgiliana - dove chiediamo espressamente al Governo di impedire l’uso improprio di risorse pubbliche per la commercializzazione sui mercati esteri di prodotti di imitazione Italian sounding, a discapito, invece, della promozione dell’autentico “Made in Italy”.

Attraverso queste delocalizzazioni si penalizzano fortemente gli imprenditori agricoli, soprattutto nell’attuale momento di crisi in cui si è alla ricerca di azioni e risorse per il rilancio dell’economia e della crescita occupazionale.

Coldiretti si trova a denunciare una nuova vicenda di utilizzo improprio delle risorse pubbliche da parte della Simest, la finanziaria controllata dal Ministero dello sviluppo economico: il Presidente nazionale, Sergio Marini ha denunciato l’operato della Simest, che ha finanziato alcune imprese italiane, i cui marchi sono di importanza nazionale, per produrre e commercializzare all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome. Prodotti che nascono all’estero, con materia prima e manodopera estere.

Nella nostra provincia e nella nostra regione, abbiamo primati ed eccellenze da difendere, e la battaglia intrapresa, in collaborazione con i Sindaci e le amministrazioni locali, ci porta più forza nel contrastare questo tipo di frodi alimentari.

L’ italian sounding – afferma Coldiretti - sottrae all'economia nazionale oltre 60 miliardi di euro all'anno (164 milioni di euro al giorno), cifra 2,6 volte superiore rispetto all'attuale valore delle esportazioni italiane dell'agroalimentare, un settore che da solo rappresenta oltre il 16 per cento del Pil italiano.