Ad un mese dal sisma che ha messo in ginocchio l’oltrepò mantovano, si è tenuto a Bondeno di Gonzaga un incontro che ha visto la partecipazione dei direttivi zonali Coldiretti del basso mantovano. Occasione per fare il punto con le istituzioni sia per quantificare i danni subiti dal settore primario a livello provinciale, sia per verificare le prime fasi della ricostruzione.
Sul tavolo le principali questioni che riguardano da vicino le imprese agricole in attesa di far pervenire concrete forme di aiuto e riattivare il settore agroalimentare mantovano che presenta una stima dei danni pari a 230 mln di euro e che, congiuntamente alle province limitrofe colpite, realizza il 5% del valore della produzione agricola nazionale.
Contributi e risarcimenti per le aziende danneggiate, tempi e modalità di ricostruzione, vincoli burocratici, rischi ambientali e idraulici, scenari urbanistici, accesso al credito, sono stati gli argomenti trattati nel corso della serata, che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo politico, sindacale ed istituzionale del panorama regionale e provinciale.
Nel corso della serata interventi a cura di Carlo Maccari – Assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia ma anche in veste di sub-commissario per il sisma, di Alessandro Pastacci – Presidente della Provincia di Mantova, di Claudio Terzi – Sindaco di Gonzaga, di Fabio Paloschi – Vice Presidente Camera di Commercio di Mantova, di Ada Giorgi - Presidente Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga, di Lucia Bellini - CreditAgri Lombardia e Gianfranco Drigo – Vice Direttore Coldiretti Mantova.
“Dal confronto, e da prime indiscrezioni, è emerso che il riparto dei fondi pro-terremotati – afferma Paolo Carra presidente Coldiretti Mantova – venga nella stragrande maggioranza assegnato all’Emilia, lasciando al mantovano solo le briciole. Come organizzazione ci auguriamo che questa notizia non corrisponda al vero. Nel caso lo fosse, chiediamo alle autorità preposte di impegnarsi in tutte le sedi per un’applicazione del riparto delle risorse disponibili corrispondente alla realtà. Le nostre imprese agricole e agroalimentari hanno la necessità di ripartire al più presto, con aiuti immediatamente disponibili e non solo sulla carta, poiché sono le uniche attività che non possono essere delocalizzate, in quanto legate al territorio, alle materie prime e ai prodotti tipici, che sono espressione del loro zona di produzione”.
“Vigileremo sull’avanzamento dei lavori – conclude Carra – opponendoci in maniera forte ad eventuali distorsioni sulla destinazione dei finanziamenti, a tutela dei cittadini e delle imprese dell’intero tessuto economico mantovano"