“Siamo alle solite! Confagricoltura è senza idee e senza progetti ed è solo per questo che, non riuscendo a proporre nulla, se la prende con Coldiretti”. Mauro Donda - Direttore della federazione di Mantova - replica alle accuse lanciate da Confagricoltura durante l’assemblea provinciale di giovedì scorso.
Dicono che Coldiretti rappresenta imprese-panda? Se questo significa rappresentare (anche) imprese agricole che non hanno caratteristiche standard, ovvero catalogabili in imprese-tipo, allora diciamo che questo è vero, anche perché l’agricoltura italiana è di per sé un’agricoltura che si è sviluppata sulle ricchezze e sulle varietà dei territori, sull’originalità di imprenditori che sulle differenze e sulle particolarità hanno saputo costruire produzioni eccellenti, quelle produzioni che ci consentono di dire che l’agricoltura italiana è quella che a livello mondiale produce il più alto valore aggiunto per ettaro. Multifunzionalità, unicità ed originalità sono caratteristiche di imprese moderne ed innovative, è questo è vero non solo in agricoltura.
Se invece – continua Donda – il presidente Guidi voleva dire che Coldiretti non ha futuro perché associa imprese che non hanno futuro, allora dico che Confagricoltura farebbe bene a svegliarsi. L’80% delle nuove imprese agricole iscritte al registro imprese della Camera di Commercio si associa a Coldiretti, è questo vorrà pur dire qualcosa.
Infine – conclude il Direttore di Coldiretti – mentre Coldiretti si sta battendo, proprio in questi giorni, affinché i premi della Pac vengano indirizzati verso le imprese agricole professionali, Confagricoltura tace. Confida forse, col proprio silenzio, di poter garantire ancora una volta i sussidi a grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari, oppure a enti e soggetti di diversa natura che non vivono certo di agricoltura?
Sono queste, secondo Confagricoltura, le imprese agricole del futuro?