Il Parmigiano Reggiano, che si produce anche nell’Oltrepo della nostra provincia, è il formaggio più copiato al mondo, con denominazioni che evocano il prodotto originale come Parmesan, diffuso in tutti i continenti, Parmesao, Regianito e Parmesano, in Sud America, Pamesello in Belgio, Parmezan in Romania e via dicendo. Lo ricorda la Coldiretti nel mentre esprime piena soddisfazione per il pronunciamento del tribunale di Colonia che ha dato ragione al Consorzio di tutela vietando la commercializzazione e la pubblicità di “Parmetta”, un prodotto a base di formaggio che, dice la sentenza, viola la denominazione Parmigiano Reggiano (Dop).
“Sul mercato europeo – fa notare il presidente della Coldiretti virgiliana, Gianluigi Zani – il Parmigiano è protetto dal regolamento di tutela delle denominazioni che consente di intervenire contro le imitazioni. Tenendo conto di ciò, i legali della società tedesca hanno comunicato al Consorzio italiano la decisione di non impugnare il provvedimento, mettendo quindi la parola fine almeno a questa vicenda – aggiunge Zani – anche se non ad altre imitazioni ancora in circolazione contro le quali la Coldiretti ed il Consorzio di tutela si stanno battendo tenacemente”.
La situazione è molto più grave sui mercati extracomunitari. Ad esempio, negli Stati Uniti, a fronte di un import dall'Italia di 10mila tonnellate annue di Parmigiano e Grana Padano, se ne vendono ben 70mila di imitazioni sfruttando ovviamente il buon nome e l’immagine positiva presso il consumatore dei formaggi italiani. “Per questo è necessario – secondo la Coldiretti – intervenire in sede di trattative sugli scambi internazionali per tutelare al meglio le nostre produzioni tipiche”.
Diverse tipologie di falsi scovati dalla Coldiretti