La prossima Pac assegnerà meno risorse all’agricoltura italiana e questo è il risultato del lungo e pluriennale negoziato europeo in cui l’Italia si è quasi sempre mostrata debole e latitante, anche a causa dei continui cambi al vertice del nostro Ministero dell’Agricoltura. A Mantova, e in Lombardia, i titoli Pac sono in media molto più alti rispetto al resto d’Italia. Le richieste di Agrinsieme e Confagricoltura, che puntavano ad utilizzare il 15% del plafond per effettuare l’accoppiamento degli aiuti su tutti i settori produttivi, avrebbero sottratto un valore maggiore alle nostre imprese mantovane (con i titoli più elevati) per una redistribuzione a pioggia su tutti.
Una scelta che Coldiretti non ha mai condiviso, perché avrebbe pesantemente penalizzato proprio “chi produce e si impegna in alcuni settori strategici”, quelli che il presidente di Confagricoltura Matteo Lasagna dichiara di voler salvaguardare. Coldiretti puntava a ridurre il plafond al 10%, accoppiando su tre/quattro settori. Redistribuire su tutti non sarebbe stato strategico, ma avrebbe rappresentato addirittura una non-scelta per accontentare tutti.
“Ci sono meno soldi - afferma il direttore di Coldiretti Mantova Mauro Donda - e quindi ci si potrebbe lamentare e basta, da qui e fino al 2020, senza però incidere su nulla. Sembra proprio questo, invece, l’atteggiamento di Confagricoltura Mantova visto che in questi giorni, sulla stampa locale, continua a criticare in toto l’intesa sull’attuazione della Pac raggiunta nei giorni scorsi tra Governo e Regioni. Noi riteniamo che un’organizzazione sindacale non debba sfuggire alle proprie responsabilità ed al proprio ruolo, ma debba incidere sulle scelte dei decisori politici per migliorarle in modo coerente a vantaggioso per la nostra agricoltura. Proprio per questo, nell’esprimere una valutazione sul risultato finale dell’intesa sull’attuazione della Pac, dobbiamo tener conto del punto di partenza e dei dati reali che misurano le ricadute della riforma sulle imprese agricole che rappresentiamo”.
“L’accordo Governo-Regioni dev’essere valutato positivamente - conclude Donda – perché presenta minori tagli rispetto a quelli previsti originariamente. Così facendo l’agricoltura lombarda, anche per merito della stretta collaborazione che abbiamo avuto dall’Assessore all’Agricoltura lombardo Fava, ha potuto recuperare 16 milioni di euro”.